Ansa
22 ago 2014
Luxottica : l'uscita di Andrea Guerra fa discutere
Ansa
22 ago 2014
Un chiarimento in Cda nella prima metà di settembre per sancire ufficialmente una frattura diventata insanabile e definire le modalità dell'uscita di Andrea Guerra. Potrebbe essere questa la tempistica che il patron di Luxottica, Leonardo Del Vecchio, imprimerà alla 'crisi' con il suo amministratore delegato, ormai destinato a lasciare il gruppo che ha guidato per un decennio contribuendo a consolidarne il primato mondiale.

Per ora sulla vicenda circolano solo indiscrezioni, visto il silenzio che Luxottica si è imposta. Alla richiesta di chiarimenti della Consob, preoccupata per la caduta del titolo in Borsa, la società ha replicato che non intende "commentare ulteriormente le recenti notizie apparse sulla stampa e si riserva di affrontare l'argomento in un Consiglio di Amministrazione di prossima convocazione".
Da quando Luxottica ha ammesso un confronto sulle "strategie" tra Del Vecchio e Guerra, lo scontro si è ormai allargato al tema degli "assetti manageriali", segno che i malumori del cavaliere potrebbero non limitarsi al rapporto con il suo amministratore delegato, ma investire anche alcuni dei suoi fedelissimi.
Tra di loro non figura Enrico Cavatorta, CFO e direttore generale delle funzioni corporate, colui che sovraintende a tutto ciò che non è business, dalla finanza all'amministrazione, dal controllo di gestione all'ufficio legale e fiscale. Da 15 anni in Luxottica, dove è approdato nella primavera del '99, viene descritto come uomo di assoluta fiducia di Del Vecchio e la scelta naturale nel caso in cui l'imprenditore decidesse di optare per una soluzione interna magari di 'transizione'.
La rosa di nomi circolati sul mercato per l'avvicendamento, che include l'AD di Autogrill e Wdf Gianmario Tondato Da Ruos, ha intanto perso un petalo: "Bob Kunze-Concewitz rimane saldamente impegnato in Campari" ha chiarito un portavoce del gruppo controllato dalla famiglia Garavoglia.
Mentre ragiona sul nuovo AD, Del Vecchio si prepara a un confronto con Guerra per trovare un accordo sui tempi della sua uscita, che potrebbe essere abbastanza rapida a giudicare dal logoramento dei rapporti.
Da definire anche la buonuscita di Guerra: senza giusta causa spettano all'AD almeno due annualità (poco meno di 9 milioni di euro) che andranno a rendere più ricca un'avventura che tra stipendi, stock option e piani di incentivazione azionaria in dieci anni ha portato nelle casse di Guerra, che con la sua gestione ha contribuito a fare di Del Vecchio il più ricco tra i 'Paperoni' di Borsa, più di 140 milioni di euro.
Intanto dall'azienda arrivano "messaggi di stabilità" all'indirizzo dei sindacati. "Abbiamo una grandissima fiducia nel presidente, Leonardo Del Vecchio" ha affermato Nicola Brancher, segretario della Femca-Cisl Belluno-Treviso, secondo cui "il grande lavoro svolto" sulle relazioni industriali da Luxottica "non sarà certo messo in discussione soltanto perché cambia l'amministratore delegato".
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