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Reuters
Pubblicato il
24 ott 2011
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Luxottica: fatturato cresce, nuove licenze in vista, forse anche Armani

Di
Reuters
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24 ott 2011

Archiviato un altro trimestre di crescita, con performance particolarmente positive nei mercati emergenti, nei prossimi mesi Luxottica punta ancora sull'America Latina dove potrebbe effettuare altre acquisizioni di piccole o medie dimensioni.

Forte di una solida performance in tutti i mercati in cui opera - non solo il +35% dei mercati emergenti ma anche il +7,8% in dollari del Nord America e un'Europa soddisfacente nonostante qualche oscillazione - il gruppo vede nei propri risultati "un'ottima base" per affrontare al meglio sia la fine del 2011 sia il futuro.

E' il quadro delineato in un'intervista telefonica a Reuters dall'AD Andrea Guerra, che in una panoramica del contesto globale sottolinea come il 2012 si presenti come un anno di "grandissime opportunità" per chi le saprà cogliere avendo investito su progetti a lungo termine e su paesi ad alta crescita - anche alla luce dei due miliardi di nuovi potenziali consumatori che nei prossimi anni si affacceranno sul mercato - ma anche di "maggiori incertezze". "Non sarà un anno di crescita per tutti", ha sintetizzato.

Quanto a Luxottica, "abbiamo descritto come nostri cinque mercati prioritari Cina, India, Turchia, Messico e Brasile", ha ricordato Guerra. "Sicuramente l'America Latina è il posto in cui abbiamo messo più attenzione negli ultimi nove mesi e penso che anche nei prossimi sei-nove mesi continueremo a mettere attenzione in questa regione, anche con qualche acquisizione".

Quest'anno il gruppo è salito al 97% di Multiopticas Internacional, società che controlla oltre 470 negozi di ottica in Cile, Perù, Ecuador e Colombia, con un'operazione dal valore complessivo di circa 140 milioni di euro. Ad agosto è poi stata annunciata la firma di un accordo per acquisire la principale catena di distribuzione di occhiali da sole israeliana Erroca per circa 20 milioni.

"Continueremo con questo ritmo di piccole e medie acquisizioni", ha aggiunto Guerra, sottolineando come fino a oggi siano state effettuate operazioni soprattutto nel settore retail ma "ci possono essere anche altre realtà interessanti".

Per quanto riguarda la Cina, "dopo le prime acquisizioni abbiamo deciso per una crescita organica, abbiamo aperto una sessantina di negozi quest'anno, penso che ne apriremo 60-70 anche l'anno prossimo, quindi andiamo avanti per la nostra strada". Buone soddisfazioni anche dall'Europa occidentale dove, ha sottolineato Guerra, nei primi nove mesi del 2011 il fatturato di Luxottica è cresciuto del 7%.

COLLOQUI CON ARMANI SU LICENZA

L'AD ha inoltre affermato che Luxottica è in colloqui con Armani sulla licenza, attualmente in mano a Safilo , che sta negoziando il rinnovo del contratto in scadenza a fine 2012. "Sì, siamo in colloqui con Armani", ha risposto Guerra a una domanda in proposito. Di recente Safilo ha comunicato che la trattativa di rinnovo del contratto è in corso e l'esito del negoziato è ancora incerto, ma si è detta fiduciosa di riuscire a rinnovarla.

"La licenza oggi è di un'altra società. Ci sono due società che stanno discutendo di questa licenza e sono Armani e Safilo, credo che sia importante chiedere a loro dove sono con la loro negoziazione", ha aggiunto Guerra.

FATTURATO TRIM3 OLTRE 1,5 MLD, CONFERMA 'RULE OF THUMB'

Nel trimestre che ha visto tra l'altro le celebrazioni per il cinquantesimo anniversario il gruppo di occhialeria, beneficiando di una buona stagione "sole", Luxottica ha registrato un fatturato di oltre 1,5 miliardi di euro (1.523,8 milioni, +4% a cambi correnti e 10% a parità di cambi) nonostante il deprezzamento del dollaro contro l'euro. L'utile netto del terzo trimestre si attesta a 111,2 milioni di euro (+9,1%).

L'AD ha ribadito la "rule of thumb" - non una guidance ma un'indicazione di massima - data a marzo in occasione della presentazione alla comunità finanziaria dei risultati 2010, che per il 2011 prevede a parità di cambi una crescita dell'utile operativo e dell'utile netto doppia rispetto ai ricavi, se il fatturato cresce "high single-digit".

"L'abbiamo mantenuta e la confermiamo anche per fine anno", ha dichiarato il manager, che anche per quanto riguarda la politica dei dividendi - che punta alla distribuzione di circa il 50% dell'utile netto - sottolinea che "non è cambiato niente".

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