1 nov 2010 - Lumberjack, brand italiano di calzature per l'outdoor e il tempo libero, continua la sua corsa, e non certo senza successo. Il marchio, che fa capo alla 3A Antonini SpA, ha appena inaugurato ad Imperia un nuovo spazio di 65 metri quadri dal design moderno e made in Italy, caratterizzato da materiali quali il legno, la roccia e il cuoio, che rispecchia perfettamente il concept classico di Lumberjack: un wild lifestyle confortevole ma dinamico, ispirato a un profondo ritorno alla natura.

Il monomarca Lumberjack di Imperia

Ma l'espansione retail del gruppo non si ferma qui. Dopo la recente inaugurazione a Milano del nuovo showroom 3A Antonini (in Via Salvini 6) e del flagship store Lumberjack (in Corso di Porta Ticinese 67), in programma c'è una serie di aperture di monomarca anche a Reggio Calabria e Gioia Tauro (RC), rispettivamente il 5 e il 6 novembre, a Napoli il 2 dicembre e a Cosenza, Bolzano e ancora Milano per febbraio 2011.

Per quanto riguarda l'estero, Lumberjack nel 2011 prevede una nuova apertura di boutique a Parigi; seguiranno poi Berlino e una sessantina di vetrine in Cina.

Il giro d’affari estero rappresenta il 25% del turnover del marchio di footwear, che ha archiviato il 2009 con 32 milioni di euro di ricavi, mentre i vertici stimano un fatturato 2010 pari a 37 milioni e un 2011 previsto a quota 41 milioni.

Una tracolla Lumberjack realizzata insieme a Progetto Marchi Moda

Il momento eccezionalmente dinamico di Lumberjack è testimoniato da un'altra serie di eterogenee iniziative in corso. Per cominciare, continua l’impegno sociale del brand, che contribuisce con una donazione al progetto “La Tana dell’Orso”, realizzato dalla Onlus “Gaslini Band Band”, volto alla realizzazione di una casa-accoglienza a favore delle famiglie ospiti dell'ospedale pediatrico genovese “Giannina Gaslini” con i loro bambini.

Si consolida poi la collaborazione con il team LCR Honda di MotoGP, di cui il brand è sponsor, con il lancio della sneaker per la primavera-estate 2011 “LCR GP1”, dedicata agli appassionati delle corse motociclistiche. Ergonomica, elastica e leggera, la “LCR GP1” (gialla, rossa e nera come le livree dei piloti del team) sarà presentata in anteprima il prossimo 7 Novembre al circuito “Ricardo Tormo” di Valencia, sede del Gran Premio conclusivo della stagione di MotoGP 2010. La nuova calzatura sportiva sarà in vendita a partire da Febbraio 2011 in tutti i Lumberjack store con un prezzo al pubblico di 69,90 euro.

Per concludere, parte una licenza per la produzione di accessori insieme a Progetto Marchi Moda. Già licenziataria degli accessori per Gaudì e delle borse per Guru, l'azienda nata nel 2005 a Mancasale di Reggio Emilia ha infatti acquisito la licenza di Lumberjack per dare origine a una linea di tracolle, sacche e borsoni per uomo e donna, anch'essa, manco a dirlo, in sintonia con la philosophy dell'azienda: rispetto per la natura, spirito avventuroso e un lifestyle molto free.

L'AD Andrea Martini Antonini

Le collezioni Lumberjack sono distribuite in Italia e nel mondo attraverso un’ampia rete commerciale, diretta e coordinata dalla 3A Antonini SpA. L’azienda calzaturiera veneta, amministrata da Andrea Martini Antonini, festeggia quest’anno 65 anni (essendo nata nel 1945) di know-how artigianale, che hanno portato ad un fatturato di oltre 30 milioni di euro nel 2009 e a una previsione di crescita per il 2010 a 40 milioni di euro.

Ad oggi, il marchio annovera 9 boutique monomarca nelle principali città europee. In Italia è già presente con boutique a Verona, Roma e appunto Milano, mentre in Europa possiede store in Turchia, Cecoslovacchia, Grecia ed Ungheria. Inoltre Lumberjack ha una distribuzione capillare attraverso 1000 multibrand sul territorio nazionale e 500 all’estero, in Francia, Regno Unito, Spagna, Grecia, Portogallo e Turchia, fra i quali sono compresi punti vendita di tendenza come “TK Maxx” a Londra. Il 2010 è stato l’anno delle aperture di flagship store e di corner “shop in shop” in altri Paesi europei, quali Scandinavia, Benelux, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca, Slovacchia, Cipro e, per la prima volta, in Cina.

Di Elena Passeri e Gianluca Bolelli