×
1 171
Fashion Jobs
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Internal Audit Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
CONFIDENZIALE
Export Manager Abbigliamento Uomo/Donna
Tempo Indeterminato · MILANO
BALENCIAGA LOGISTICA S.R.L.
Balenciaga Tecnico/a Industrializzazione Calzature
Tempo Indeterminato ·
CONFIDENZIALE
Retail Area Manager Lombardia e Piemonte
Tempo Indeterminato · MILANO
MANTERO SETA
Industrializzatore
Tempo Indeterminato · GRANDATE
SWAROVSKI
District Manager - Central Italy
Tempo Indeterminato · ROMA
MIROGLIO FASHION SRL
Buyer
Tempo Indeterminato · ALBA
CONFIDENZIALE
District Manager
Tempo Indeterminato · ROMA
ALEXANDER MCQUEEN ITALIA
Alexander Mcqueen Stock Controller
Tempo Indeterminato · REGGELLO
FRATELLI ROSSETTI SPA
Junior Buyer
Tempo Indeterminato · PARABIAGO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
CRM Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Legal Counsel
Tempo Indeterminato · MILANO
DIESEL
Global Collection Merchandising Manager Shoes, Bags And Small Leather Goods
Tempo Indeterminato · BREGANZE
ALEGRI TRADE
Impiegato Ufficio Vendite
Tempo Indeterminato · PRATO
PAGE PERSONNEL ITALIA
Junior Sales Manager Lombardia - Settore Gioielli
Tempo Indeterminato ·
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Junior Credit Specialist e Controller
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
Product Compliance Specialist
Tempo Indeterminato · MILANO
FOURCORNERS
Responsabile Prototipia e Industrializzazione Abbigliamento Donna
Tempo Indeterminato · VICENZA
DR. MARTENS
Sales Supervisor - Milano
Tempo Indeterminato · MILANO
PAGE PERSONNEL ITALIA
Export Manager - Luxury
Tempo Indeterminato ·
CONFIDENZIALE
Area Manager
Tempo Indeterminato · MILANO
GIORGIO ARMANI S.P.A.
E-Commerce Buying Coordinator
Tempo Indeterminato · MILANO
Di
Adnkronos
Pubblicato il
15 lug 2014
Tempo di lettura
3 minuti
Condividi
Scarica
Scaricare l'articolo
Stampa
Clicca qui per stampare
Dimensione del testo
aA+ aA-

Lingerie: quali prodotti per le clienti cinesi?

Di
Adnkronos
Pubblicato il
15 lug 2014

In occasione dei saloni Mode City e Interfilière Paris, sono stati comunicati i primi risultati di un sondaggio condotto presso le consumatrici cinesi di biancheria intima. Un'inchiesta i cui risultati saranno rivelati integralmente in octtobre a Interfilière Shanghai, e che mostra consumatrici che si rivelano sempre più alla ricerca di capi innanzitutto comodi, ma anche velatamente sexy.



I push-up (non sorprende) sono i modelli più apprezzati dalle clienti cinesi. Sorprende invece il fatto che i plunge arrivino in seconda posizione, in un Paese in cui le scollature non sono particolarmente tollerate o apprezzate, con le coreane che sono le sole clienti asiatiche a farne un uso disinibito.

Ancor più sorprendente il fatto che i reggiseni a balconcino siano al 3° posto, mentre i modelli coprenti arrivano in 4° posizione. Questi ultimi restano comunque particolarmente importanti per i seni più piccoli, perché permettono di evitare qualsiasi gioco del reggiseno. Infine, i modelli a fascia o guaina occupano il 5° posto.

Per quanto riguarda il pezzo inferiore, le mutandine a vita bassa e i bikini sono senza dubbio i più apprezzati, lodati dalle consumatrici per il loro medley tra confort e moda. Sono ricercati anche i modelli classici e a taglio alto, e anche i boyshorts stanno cominciando a trovare un loro pubblico. In compenso, i brand non dovrebbero proporre dei modelli string alle cinesi, che li apprezzano molto poco.

"Ma c'è la voglia di provare qualcosa di diverso", avverte Marie-Dominique de Fondaumière, direttrice dei saloni Interfilière Shanghai e Shanghai Mode Lingerie. "I corpi cambiano, perché si evolvono le abitudini alimentari e la chirurgia estetica si comincia a diffondere anche là. Inoltre, le consumatrici viaggiano sempre di più, scoprendo così altre abitudini di consumo".

Sfide per i marchi esteri

Argomento frequenza degli acquisti: il 60% delle consumatrici compra della lingerie fra le 3 e le 5 volte l'anno. Solo il 10% di loro lo fa più di 5 volte all'anno, mentre il 28% lo fa solo una o due volte. "Come prezzi, c'è una vera soglia psicologica a 1.000 yuan (circa 120 euro), in particolare sui modelli coordinati", precisa Marie-Dominique de Fondaumière. "Ma se prima le clienti si accontentavano di sostituire i modelli usati, ora vogliono divertirsi e parlano di acquisti fatti d'impulso. Ma non perché un modello sia alla moda, o provenga da nuove collezioni".

Per un marchio internazionale, c'è un importante dettaglio, tanto evidente quanto sorprendente, che può ostacolare la conquista del mercato cinese: il nome. Alla domanda circa la loro conoscenza di marche estere, le clienti citano soprattutto Victoria’s Secret, ma confessano delle difficoltà a ricordarne il nome. Sarebbe pertanto opportuno e consigliabile di utilizzare nomi di marchi semplici da ricordare, lontani da una complessità troppo occidentale. Inoltre, una sfida per le griffe straniere è di far conoscere i loro punti vendita, perché le clienti che conoscono dei marchi stranieri ammettono però di ignorare totalmente dove trovarli.

In Cina, le colorazioni a tinta unita sarebbero da preferire ai motivi grafici, associati a una clientela più matura. E i completi non sono particolarmente popolari, l'89% delle cinesi ne hanno solo tra uno e cinque, contro il 43,5% che possiede fra i 6 e i 10 reggiseni indipendenti. E il colore di questi ultimi si allinea prioritariamente su quello del pezzo superiore indossato. Nero, carne, bianco e rosa sono i toni più apprezzati, davanti al fucsia, al rosso, al beige e al grigio. Il verde mela, il bordeaux, il giallo-arancio e il lavanda sarebbero invece da evitare.

E in un mercato in cui il 70% delle clienti privilegia i modelli leggeri, Marie-Dominique de Fondaumière suggerisce di vendere dei copri-capezzoli con reggiseni meno opachi.

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)

Copyright © 2023 AdnKronos. All rights reserved.