Ansa
6 nov 2014
Lea T . la top transgender sarà testimonial beauty per Redken
Ansa
6 nov 2014
La supermodella brasiliana transgender Lea T., all’anagrafe Lea Cerezo, ha appena firmato un contratto con la casa cosmetica di prodotti per capelli Redken, del colosso L’Oréal. Sarà lei la testimonial di una nuova linea di tinture, in commercio dal prossimo anno.

Con gli scatti di Matt Irwin, celebre fotografo di moda, apparirà sulla stampa e nelle campagne digitali da gennaio.
Figlia del calciatore Toninho Cerezo e già modella del marchio Givenchy, attiva nelle campagne anti-bullismo, è apparsa nuda sulle copertine di Vogue Francia e immortalata, per la copertina di Love, mentre baciava sulla bocca Kate Moss. Per la prima volta presta il volto ad una casa cosmetica e si dibatte sull’effetto che farà sulle consumatrici.
"Siamo tutte persone con la propria personalità, la nostra bellezza, la nostra vita" - afferma lei in un comunicato. "Mi piace lavorare con Redken perché apprezzano tutti i tipi di bellezza. Credono nella individualità della persona, e credo che sia veramente importante".
Bruno Maria Mazzara, professore ordinario psicologia dei consumi alla Sapienza di Roma, commenta: “La scelta di una modella trangender riflette il cambiamento culturale in corso. La pubblicità punta a smuovere le acque per far parlare più gente possibile ma non crea nulla dal nulla, contribuisce però a strutturare l’immaginario delle persone e i risultati li vedremo nel tempo”. “Fino a pochi anni fa la cosiddetta ‘normalità della sessualità’ era la regola alla base della struttura familiare e non si discuteva” – precisa Mazzara – “Ora i generi si mescolano, si reclamano più diritti nonostante ci siano ancora forme di discriminazione. I marchi che cavalcano il cambiamento vincono perché sdoganano i tabù, contribuendo a rendere più dignitosa la condizione umana. I prodotti così hanno un connotato ideologico in più che i consumatori apprezzano”.
E’ più scettico Gianmarco Chieregato, noto fotografo ritrattista di personaggi famosi: “Lei è bellissima, la sua immagine è femminile, le donne possono identificarsi. Questo conta. Non credo però che trasmetterà grandi insegnamenti alla società, credo piuttosto che non lascerà traccia né aiuterà a risolvere i pregiudizi che sono ancora fortissimi. Siamo di fronte ad una buona operazione pubblicitaria, funzionale al mercato”.
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