AFP
Gianluca Bolelli
8 nov 2017
Lanvin: il management conferma un futuro piano di salvataggio
AFP
Gianluca Bolelli
8 nov 2017
In difficoltà a seguito delle rivelazioni del 6 novembre sulla sua cattiva salute finanziaria, la casa di moda francese Lanvin ha voluto dare delle risposte attraverso i suoi dirigenti. È Nicolas Druz, il Vice Direttore Generale di Lanvin e consulente della proprietaria taiwanese, Shaw-Lan Wang, ad aver parlato martedì 7 novembre. Druz ha sottolineato all’agenzia di stampa AFP alla volontà di cambiare strategia per aprirsi al lifestyle (arredamento, accessori), ma soprattutto ha parlato di un salvataggio previsto entro la fine dell'anno.
Secondo un documento ottenuto martedì dall'AFP presso il tribunale del commercio, l'azienda non è attualmente soggetta ad alcuna procedura di salvaguardia, amministrazione controllata o liquidazione. In effetti, è stato proprio un avvertimento del commissario revisore dei conti presso il tribunale di Parigi ad essere stato menzionato il giorno prima. La segnalazione non riferiva di nessun procedimento per insolvenza in atto.
Una situazione che l’azienda potrebbe evitare con una ricapitalizzazione, che il Vice Direttore Generale ha infatti confermato. “Il nostro azionista principale ha deciso di mettere soldi nel piatto”, ha dichiarato martedì all'AFP. "Non siamo affatto preoccupati per la fine del mese", ha insitito. “La società non ha un centesimo di debiti”, ha sssicurato. Da notare tuttavia che un piano di salvataggio era già stato annunciato lo scorso settembre senza che fosse poi messo in pratica.
Le informazioni ottenute dall’agenzia Reuters segnalavano invece una situazione di emergenza per la più vecchia casa di moda parigina, con fonti informate che indicavano “il rischio di non poter erogare gli stipendi di gennaio 2018” se il salvataggio annunciato non avvenisse. La maison aveva registrato lo scorso anno la sua prima perdita da un decennio a questa parte, che ammontava a 18,3 milioni di euro.
Nicolas Druz ha dunque voluto rassicurare sulla volontà della proprietaria di procedere a una ricapitalizzazione, ma anche di aprirsi strade nuove per futuri sviluppi. “Vogliamo che l’azienda entri nella modernità. Vogliamo sviluppare un lifestyle”, ha affermato, con l’idea di firmare degli hotel e delle spa, e anche di puntare sugli accessori, ma senza fornire ulteriori dettagli sulle intenzioni della griffe.
Dopo la partenza di Albert Elbaz nel 2015, le difficoltà attraversate dalla casa di moda si sono accentuate a seguito del fallimento commerciale delle collezioni disegnate da Bouchra Jarrar. Una situazione che per ora non è migliorata con l’assunzione quest’estate di Olivier Lapidus come nuovo direttore artistico, la cui prima collezione per la PE 2018 avrebbe continuato a far diminuire le vendite, secondo Reuters. Anche il designer francese ha parlato martedì con l’AFP, precisando che non intende “abbandonare la nave” e manifestando il suo pieno sostegno ai team della maison Lanvin.
Lapidus ha avuto a disposizione solo un mese - agosto – per preparare la sua prima collezione, dopo essere stato nominato successore di Bouchra Jarrar dalla principale azionista di Lanvin, l’imprenditrice di Taiwan Shaw-Lan Wang, e riequilibrare i risultati del brand. Ma la sua collezione primavera-estate alquanto “aspra” nei toni, che ha lasciato tanto spazio al nero, ha scatenato critche talvolta severe da una parte della stampa specializzata. Nicolas Druz ha preferito sottolineare il “miracolo” rappresentato dal riuscire a ideare e realizzare la collezione solamente in un mese, per di più “agosto in Francia”.
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