25 giu 2014
La Perla si ricentra sul lusso
25 giu 2014
Nel suo 60esimo anniversario La Perla ritorna alle origini ricentrandosi su un segmento di lusso assoluto. “Per noi, La Perla è unica al mondo nel suo posizionamento esclusivo. Il prodotto parla da solo. Non ci sono concorrenti! Il nostro obiettivo è quello di proseguire con uno sviluppo coerente finalizzato a portare il marchio ancora più in alto”, afferma Silvio Scaglia in occasione di una conferenza stampa tenutasi a Milano martedì.

Esattamente un anno fa l’imprenditore a capo della holding Pacific Global Management ha rilevato La Perla per 69 milioni di euro. “Nell’ultimo anno abbiamo lavorato giorno e notte. Da aprile cominciamo a vedere i risultati con una solida crescita a due cifre su tutte le aree geografiche, e con l’arrivo di un tipo di cliente nuovo che spende di più. Quest’anno prevediamo una crescita del 10-12% rispetto al 2013 con un fatturato di 112 milioni di euro”, indica il patron della storica azienda di Bologna.
Il gruppo ha investito fino ad ora oltre 150 milioni di euro (acquisizione compresa) e prevede di investire altri 150 milioni per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2017 con un fatturato oltre i 200 milioni di euro. Il mercato italiano rappresenta il 22% del fatturato totale, che viene realizzato prevalentemente in Europa, America e Asia.
È stata notevolmente rafforzata la rete retail a gestione diretta (rimane qualche licenziatario in Corea, Giappone e Medio Oriente) con numerose nuove aperture e la ristrutturazione di negozi esistenti. Oggi la Perla conta 240 boutique monomarca nel mondo e punta ad arrivare a 300. Anche la distribuzione wholesale, che pesa circa il 20% sulle vendite totali, è stata ripensata con un orientamento “più qualificato” accompagnato da una razionalizzazione dei punti vendita multimarca e da un’estensione dai negozi specializzati verso le boutique di lusso.

Nell’ambito del rilancio è stata inoltre totalmente rivista l’offerta dell’azienda, che si concentra ora solo sul marchio principale La Perla Donna e Uomo. In quest’ottica sono destinate a sparire tutte le altre linee del gruppo, da Studio La Perla a Malizia o ancora Grigio Perla. “Sulla Donna stiamo andando verso un segmento più alto puntando sull’artigianalità e il know-how dell’azienda con un prodotto naturalmente sofisticato, materiali preziosi e pizzi unici. Da questo punto di vista continuiamo a coltivare la stessa passione dei fondatori”, puntualizza Silvio Scaglia.
Da subito Silvio Scaglia ha puntato sulla produzione interna, garante dell’eccellenza Made in Italy. Sono state richiamate a Bologna 225 sarte su 250 che erano in cassa integrazione. Oggi La Perla impiega 600 persone e prevede di inserire presto anche giovani sarte per assicurare la trasmissione del savoir-faire dell’azienda. La collezione di circa 1.000 pezzi verrà razionalizzata in parte, e si amplierà con una parte di abbigliamento da indossare anche outwear e con una linea di calzature disegnata da Giuseppe Zanotti.

In programma c’è anche il lancio di La Perla 'Made to Measure', una linea top di gamma “impreziosita da lavorazioni uniche con ricami in filo d’oro” disegnata da Emiliano Rinaldi, lo stilista cui è stato affidato anche l’importante progetto Uomo che prevede un'offerta maschile ampliata in linea con quella femminile. L’idea è di fare sfilare la linea 'Made to Measure' a Parigi a gennaio nell’ambito della Haute Couture.
La strategia di rilancio prevede infine delle campagne pubblicitarie a forte impatto con rinomate top model e fotografi famosi, in linea con la prima campagna fotografata da Mert Alas e Marcus Piggott con le modelle Malgosia Bela, Liu Wen e Cara Delevingne per la collezione dell’estivo 2014, sfruttando le sinergie con l’agenzia di modelle Elite di Silvio Scaglia.
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