Pubblicato il
22 ott 2009
22 ott 2009
La Perla: parte il rilancio dalla Toscana
Pubblicato il
22 ott 2009
22 ott 2009
22 OTT - Parte da una villa toscana il rilancio di La Perla. Si chiamerà infatti La Perla Villa Toscana una nuova importante etichetta del gruppo.
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Acquisito al 100% dal fondo di private equity JH Partners di San Francisco, che nel novembre 2008 ha rilevato anche l'ultimo 20% rimasto ai vecchi proprietari (la famiglia Masotti), il gruppo La Perla si è presentato oggi con tutti i suoi nuovi progetti, nello scenario di una grandiosa dimora tardo-rinascimentale, Villa Le Maschere, a Barberino.
La scelta non è casuale, ha spiegato l'amministratore delegato Alain Prost. Siamo - ha detto - in una fase di transizione alla fine della quale resteranno solo tre etichette: La Perla, il top di gamma dedicato a una donna metropolitana con forte potere d'acquisto, La Perla Villa Toscana, appunto, che identifica un fascino tutto italiano conosciuto nel mondo, e infine La Perla Studio, più giovane e internazionale".
Tutti i marchi La Perla verranno riorganizzati in questi tre 'mondi' e in prospettiva le varie etichette (a parte le linee uomo e Occhiverdi) dovrebbero dissolversi. Il pret-a-porter (per il quale lavorerà una task force stilistica interna e non più un designer noto) non sarà il centro dello sviluppo (ma la licenza con Burani è comunque confermata) del gruppo, che torna invece a valorizzare il suo core business, cioé la corsetteria, la lingerie, i costumi da bagno.
La Perla, nata nel 1954 dal piccolo laboratorio bolognese di Ada Masotti cui si associò poi l'imprenditore Ubaldo Borgomanero, oggi è a una svolta: la sede - ha detto Prost - resta a Bologna, i due terzi della produzione sono in Italia, per il 2010 vogliamo tornare a una crescita del 5-10% del fatturato. Il 2009 intanto - ha spiegato - si chiuderà a circa 150 milioni di ricavi, cioé quasi il 15% in meno dello scorso anno.
"Non c'é segnale - ha detto l'amministratore delegato - che la crisi sia finita, in generale per il settore. Comunque noi ci siamo difesi bene, al di sopra della media del mercato, anche negli Stati Uniiti e in Spagna. E' evidente che, se La Perla nel 2003 fatturava 250 milioni di euro e oggi 150, questo si traduca in una riduzione di posti di lavoro (su 1200 dipendenti, circa 400 in cassa integrazione fino al 2011).
Quando torneremo a crescere investiremo e comunque sin d'ora stiamo sviluppando i punti vendita (sono circa 100 nel mondo) con nuove boutique soprattutto in Asia". Per presentare il nuovo corso, oggi, una sfilata vintage, a sottolineare la tradizione, ma soprattutto una passerella dedicata ai nuovi prodotti: in anteprima, alcuni pezzi della linea 'limited edition' per l'inverno 2010-2011 che punta fortemente sul pizzo.
La battaglia sul mercato della linfgerie si combatte anche con la forza dei prezzi: Prost ha spiegato che un set di biancheria la Perla, attualmente venduto a 250 euro in media, scenderà a 200; Villa Toscana si collocherà tra 180 e 200 euro, mentre La Perla Studio sarà sotto i 100 euro.
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