16 set 2016
L’Oréal citata in giudizio negli Stati Uniti
16 set 2016
Il gruppo cosmetico francese l’Oréal è oggetto di una class action negli Stati Uniti per un prodotto per la stiratura dei capelli dedicato alla comunità nera, che provocherebbe perdita di capelli e comparsa di vesciche.
Il prodotto in questione, il “No-Lye”, a base di Amla (l’uva spina indiana), è venduto dal marchio di prodotti di bellezza etnici Softsheen-Carson. I suoi benefici sono stati decantati da alcune celebrità di colore, tra cui uno degli stilisti di Michelle Obama, Johnny Writ.
L’accusa, rappresentata dall’avvocato dei Vip Mark Geragos, che annovera tra i suoi clienti Michael Jackson e Nicole Ritchie, sostiene che il suo utilizzo abbia invece effetti negativi quali perdita di capelli, irritazione del cuoio capelluto, vesciche e bruciature.
Circa 100.000 donne di colore sono coinvolte nella causa, depositata mercoledì sera presso un tribunale californiano. L’accusa reclama un processo e un risarcimento di 5 milioni di dollari, che potrebbero salire a diverse centinaia di milioni; non si esclude la negoziazione con L’Oréal.
“L'Oréal USA è venuta a conoscenza di una citazione in giudizio presentata da due persone in merito al prodotto stirante Optimum Amla Legend di Softsheen-Carson, lanciato qualche anno fa sul mercato americano. Gli stiranti sono prodotti tecnici che possono essere utilizzati in tutta sicurezza seguendo le istruzioni d’uso. Non rilasciamo commenti in merito a una procedura giuridica in corso; L’Oréal USA seguirà da vicino il dossier”, ha commentato il gruppo francese.
L’accusa nei confronti di L'Oréal USA, la filiale americana del gruppo francese, è di “frode, negligenza e arricchimento non giustificato”, oltre che di “pubblicità ingannevole”.
Fonte AFP – Versione italiana di Laura Galbiati
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