23 mag 2013
L'Autre Chose apre a Bologna e mette il turbo nel retail
23 mag 2013
Nuova apertura per L’autre Chose che sceglie Bologna per la sua quarta boutique in Italia, dopo Roma, Milano Marittima e Cortina d’Ampezzo. L'opening rientra nel progetto in corso volto ad una forte espansione retail, sia nazionale che internazionale.
Il piano industriale prevede, infatti, importanti investimenti in tal senso, con almeno 5 nuove aperture entro la fine del 2014, di cui le prime 3 all’estero, con priorità data alle capitali della moda, in primis nel nostro Paese e in Francia. “In Italia approcceremo anche Firenze e ci piacerebbe fare il bis a Roma e avere una vetrina a Venezia, ma prima di questo inaugureremo il primo negozio a Tokyo e i primi punti vendita in Germania, mercato che per noi funziona molto bene”, ha spiegato a FashionMag il patron de L’Autre Chose, Alfredo Boccaccini.
Il fatturato dell’azienda, realizzato per il 60% all’estero ed in costante crescita negli ultimi anni, è infatti trainato dalle performance in Giappone, Germania, con tutta la zona dei Paesi di lingua tedesca, e Russia. “L’Abbigliamento rappresenta oggi il 40% del giro d'affari, ma stiamo investendo molto sul total look: per completare l’offerta nell’ambito dell’abbiglialmento abbiamo inserito nuove figure in azienda, per sviluppare maglieria e jersey, che fino ad ora mancavano. Puntiamo anche sugli accessori e stiamo ragionando sulla possibilità di fare una linea da bambina, ma non prima del prossimo anno”, conclude Boccaccini.
La boutique felsinea, che si estende su 150 metri nella centralissima Piazza Minghetti, nella zona più prestigiosa dello shopping bolognese, viene inaugurata ufficialmente il 23 maggio. Quattro luminose vetrine permettono di scoprire gli interni del negozio, ove pezzi d’arredamento originali e sedute nei toni caldi del rosa e del rosso si accostano a sofisticati complementi d’arredo, realizzati in ottone e vetro. Passando dal parquet in rovere, alle pareti in boiserie total white, un dettaglio inconsueto e di rottura si nota alzando gli occhi al cielo: è il soffitto interamente ricoperto da una preziosa carta da parati floreale, creata su disegno dell’artista inglese William Morris, che sottolinea la ricerca della maison nell’uso delle stampe e dei colori.
Nata più di cinquanta anni fa come piccola azienda a conduzione familiare, la Boccaccini S.p.A. fin da subito si distingue nel panorama calzaturiero per la particolare raffinatezza delle sue creazioni, e per l'utilizzo di materiali preziosi, come la pelle di struzzo, il pitone e il coccodrillo. Gli alti standard qualitativi permettono di farsi conoscere e apprezzare anche oltreoceano e, nel corso degli anni sessanta e settanta, conquista progressivamente i mercati europei, l'America ed il Far East.
La svolta decisiva avviene nel 1987, grazie alle capacità e all’intuito di Alfredo Boccaccini. Cresciuto all’interno dell’azienda, con una forte conoscenza del prodotto e una grande passione per le calzature, dà vita a L’Autre Chose, una nuova collezione che dal nome esprime un concetto definito: un approccio differente al mondo della calzatura. Si compie così la fusione tra una moderna concezione di produzione e le tradizioni di una consolidata industria calzaturiera, ed è il mercato a decretarne l’immediato successo, a tal punto che Barney’s N.Y. ne diventa il primo compratore. Importanti anche le collaborazioni con molti grandi del momento: Patrick Cox, Martin Margiela, Alexander McQueen, Sartore ed Eva Mann, designer tedesca, oltre che con Max Mara e Ter et Bantine.
Il 1998 è stato un anno significativo per l'azienda, con l’arrivo al suo interno di Michela Casadei, stilista proveniente dal mondo dell’ abbigliamento, che interpreta il brand con un gusto francese e molto femminile. La stagione autunno/inverno 2005 vede nascere la prima collezione abbigliamento disegnata dalla stilista, pensata col fine di creare un vero mondo L'Autre Chose che rappresentasse la visione stilistica dell’azienda.
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