Di
Ansa
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Pubblicato il
7 mar 2011
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Kenzo, donna di fiori e festa di paese
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Ansa
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7 mar 2011
7 mar 2011
Donna di fiori e festa di paese, luminarie in piazza, rondò di luci e fantasie di colori. E' la sfilata di Antonio Marras per Kenzo in passerella a Parigi, con un tripudio di stampe che inseguono un sogno. Quello dello stilista sardo, che ce lo fa rivivere raccontandoci la sua moda ispirata a grandi donne, tutte legate in qualche modo al Messico: la fotografa militante Tina Modotti, l'artista rivoluzionaria Frida Kahlo, la pittrice Georgia O'Keefe che lasciò New York per il New Mexico.
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I colori non sono quelli accesi del folklore tipico di quelle terre: Marras li ha rivissito con gli occhi dell'inverno, tra verdi scuri e gialli acidi, tra il melanzana e il blu, tra il rosso sangue e il nero. C'é un tocco maschile che veste il lato forte di queste donne, militanti della vita, c'é tanto romanticismo che avvolge queste pasionarie della libertà. Lo stilista sardo ha preso i fiori, li ha dilatati e li ha stampati sui foulard di cashmere, li ha tagliati e ricomposti con motivi geometrici sui tessuti leggeri degli abiti.
C'é un cappotto mimetico ricamato in un rilievo prezioso e c'é l'eskimo a gilet orlato di volpe, che si indossano sull'abito lungo e arioso. Ai piedi sempre i 'camperos boot', anche in pitone, cinturati e borchiati. E' il tocco rock che trattiene le cadute romantiche degli abiti a camicia, larghi e fino i piedi. Marras ha immaginato di vestire le sue muse: per Tina il blazer in jacquard che diventa un broccato a spessi rilievi, Per Giorgia il lungo kilt di raso stampato e di pizzo, per Frida lo smoking di macramé ricamato di pelle. Per tutte e tre i cardigan che alternano lana e broderie, i golfoni di pelliccia, i boleri, le borse a tracolla borchiate che creano un affascinante contrasto sulle fantasie, i fiori che si intrecciano nei capelli.
Una bella collezione , con l'attenzione a "incanalare nella realtà quotidiana tutto quello che va in passerella" spiega il direttore artistico di Kenzo (gruppo Lvmh, come Dior), che aggiunge: "non è più tempo di distanze tra ciò che si vede in sfilata e quello che va in negozio". Per Marras, anche la triste vicenda di John Galliano è "emblematica della fine di un'epoca, di un momento storico della moda che è già terminato, quello del 'genio e sregolatezza'. Oggi chi lavora non ha solo la responsabilità di questi 'stracci' ma di tutto quello che sta attorno". La vicenda Galliano "é orribile ma il suo genio assoluto non si discute" dice ancora Marras. Chi vedrebbe al suo posto? "Alber Elbaz" attuale stilista di Lanvin. E se invece lo proponessero a lei? "Non potrebbe succedere mai".
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