Londra avrà presto il suo flagship Karl Lagerfeld. Nel marzo del 2014, infatti, il primo flagship di Karl sarà inaugurato al civico 145-147 di Regent Street, una delle vie dello shopping più visitate al mondo. Dopo Parigi, Monaco di Baviera, Amsterdam, Shanghai, Pechino e Anversa, quest'ultima qualche settimana fa, questa prossima apertura di Karl Lagerfeld segna un importante punto di svolta nel piano di sviluppo retail della griffe, riposizionatasi nel lusso accessibile da due anni. Questo select-store Karl Lagerfeld ospiterà le linee Donna, Uomo e Accessori, oltre che una selezione di oggettistica, libri e gadget nati dalle tante collaborazioni del brand, come quella con il marchio brasiliano Melissa.

Londra sarà una delle destinazioni più strategiche per Karl Lagerfeld, il cui concept di boutique condivide con la capitale britannica la stessa ossessione per le nuove tecnologie e il retail digitale. Ancora più strategica poi, in quanto il periodo considerato dovrebbe coincidere con il lancio mondiale del primo profumo Karl Lagerfeld (una coppia di fragranze per uomo e donna), realizzato in collaborazione con Interparfums, da cui le due parti interessate si attendono ovviamente molto.

“Aprire in Regent Street ci offre l'eccezionale opportunità di posizionare il nostro marchio su un mercato importante”, ha dichiarato Pier Paolo Righi, CEO di Karl Lagerfeld e architetto del suo ambizioso rilancio. “Londra è una delle prime città del mondo in termini di retail e questo luogo ci offre un ambiente unico per ricchezza di marchi”.

In effetti, Regent Street si sta rivelando più che mai una sorta di rifugio per tante case di moda molto prestigiose come Burberry o Longchamp, passando anche per la moda più casual, dato che è su Regent Street, al numero 165, che aperto da poco il primo flagship dell'americano J.Crew. Nei prossimi mesi, l'olandese G-Star vi collocherà il suo primo punto vendita britannico gestito direttamente. Circa 70 milioni di visitatori transitano da Regent Street ogni anno.

Florent Gilles (Versione italiana di Gianluca Bolelli)