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Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
18 feb 2018
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JW Anderson: la vostra foto, il nostro futuro, la sua moda

Versione italiana di
Gianluca Bolelli
Pubblicato il
18 feb 2018

Uomo pieno d’idee, Jonathan Anderson ha presentato questa volta una collezione dall’animo giocoso alla London Fashion Week il 17 febbraio, utilizzando ciambelle come accessori in un défilé che ha mostrato insieme il ready-to-wear uomo e donna, la pre-collezione e quella per l’autunno-inverno contemporaneamente sulla stessa passerella.

JW Anderson - Autunno-Inverno 2018/19+Pre-collezione Autunno - Londra - Instagram


Ancora una volta, Anderson ha voluto organizzare il suo show il sabato mattina presto alla Yeomanry House, un piccolo deposito militare a Bloomsbury, anche se questa volta il posto è stato reimmaginato con una passerella in stile labirinto e una serie di bizzarre sculture di funghi velenosi.
 
Spesso si ha come l’impressione di essere dei figuranti di un’installazione artistica di Marina Abramovic alle sfilate di Anderson, per quanto si è vicini alle modelle e ai modelli, tanto che i loro vestiti sfiorano con un fruscio, fin quasi a toccarla, la prima fila del pubblico. Bella la colonna sonora di Michel Gaubert, ritmata dai pezzi “Fever Ray” e “Deadly Valentine” di Charlotte Gainsburg. Esattamente il tipo di ragazza che ci si aspetta di veder indossare le creazioni di Anderson.

La sua grande idea attuale, e per l’autunno, è stata una vita molto bassa e il concetto di “sospensione”, per il quale i vestiti cadono sul busto o vi galleggiano via verso varie angolazioni, che si tratti di calico rosa, di seta plissé color carne o di cachemire, come quello usato nei suoi primissimi défilé di una decina di anni fa. Un’idea ispirata dal pittore degli anni ‘70 Richard Smith, famoso per i suoi dipinti di aquiloni, monumentali tele scultoree tridimensionali.
 
“L’idea era di fare due sfilate al posto di quattro. E in ognuna di esse presentare sia la pre-collezione che l’effettiva collezione stagionale – così diventa una continuazione” l’una dell’altra, ha spiegato Anderson in un affollato backstage.
 
Accanto alle sue ciambelle in resina, il designer ha anche proposto grandi medaglioni fatti a maglia a forma di coniglietti di Playboy; cinture come mini cartucciere e sui maglioni di lana impertinenti motivi da marinai in giro per locali.
 
Il talentuoso stilista nordirlandese va sempre alla grande, vulcanico nelle proprie idee; con intelligenti lacci da rugby utilizzati per legare gli stivaletti a tacchi svasati, nuove borse esteticamente superbe e, elemento più cool della collezione, una serie di scarpe da tennis declinate in una tavolozza di colori accesi da lecca-lecca. Tutto era coerentemente collegato, financo le sfumature di colore dei maglioni lavorati a maglia in tonalità da funghi del sottobosco, tagliati a forma di facce di fantasmi astratti.
 
Per gli uomini, poi, sono apparsi dei fantastici pantaloni nuovi, tagliati con doppie patte anteriori e pinzati alla caviglia e realizzati in lana kaki o pelle di vitello lucida; e anche una straordinaria camicia da cadetto navale reinventata come un trench.
 
“Si tratta di affinare il fatto che molte donne stanno comprando vestiti da uomo e viceversa. Obiettivo che noi perseguiamo da quando siamo partiti. Quindi, perché non neutralizzare questo comportamento riunendolo in un solo look di J.W. Anderson?”, ha affermato il designer.
 
Anderson ha avuto anche i complimenti da un suo collega stilista seduto in prima fila, Raf Simons. “È il mio primo show a Londra e l’ho adorato!”, ha detto Simons, vestito con una giacca da pilota dell’Air Force.
 
Tutto è sembrato piuttosto grazioso, molto nuovo ed estremamente ottimista. Anderson ha anche lanciato una competizione chiamata “Your Picture Our Future” (“La vostra foto, il nostro futuro”), per trovare un nuovo fotografo per la sua prossima campagna pubblicitaria. Chiunque, di qualsiasi provenienza, può inviare sei immagini originali non pubblicate a una giuria presideuta da Anderson, che annuncerà il vincitore a mezzogiorno del 12 marzo 2018. Le regole della competizione erano appoggiate su tutte le sedute dello show. Vi si leggeva: “La competizione sarà regolata dalla legge inglese e soggetta alla giurisdizione esclusiva dei tribunali inglesi”. Esclusiva? Beh, Michel Barnier (colui che sta negoziando le condizioni della Brexit per conto dell’Unione Europea, ndr.) potrebbe avere qualcosina da ridire su questo piccolo affronto alla legge europea.
 
“Sono entrato nel settore della moda in qualche modo vincendo un premio. Ho pensato a cosa fosse moderno oggi, e ciò che ho proposto in questa sfilata è come sarà il futuro secondo me. C’è un incredibile momento di ricerca di chiarimento nella moda odierna; quindi proviamo a trovare ciò che è nuovo”, ha detto Anderson davanti al suo moodboard nel backstage.
 
Tuttavia, non è stato chiarito quali sono i capi visti nello show che verranno posti in vendita nei negozi da subito, e quali il prossimo autunno.
 
“È tutto parte della sorpresa. I buyer lo sanno… ma non la stampa!”, ha ridacchiato.

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