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12 dic 2016
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Johnson & Johnson cresce bene nel 2° semestre e vuole l'elvetica Actelion

Pubblicato il
12 dic 2016

Reduce dall'acquisto nel giugno scorso di Vogue International, il produttore della gamma di shampoo OGX e di altri prodotti per capelli, per 3,3 miliardi di dollari (2,95 miliardi di euro) in contanti, oggi Johnson & Johnson ha messo gli occhi su Actelion e le azioni della biotech svizzera sono subito salite del 19%. Il colosso statunitense si starebbe muovendo per acquisire la pipeline della società biotecnologica elvetica nell’ambito delle patologie polmonari. Né Actelion, né Johnson & Johnson hanno commentato l’indiscrezione, anche perché un’altra “big pharma” starebbe alla finestra: Novartis, svizzera come Actelion.

Tutti i prodotti del brand Johnson's Baby - Johnson & Johnson


Le azioni Actelion sono dunque salite del 18,8%, raggiungendo un picco di 187,70 franchi e portando la valutazione della società a circa 20 miliardi di dollari. Eric Le Berrigaud, un analista di Bryan Garnier, si aspetta una manifestazione di interesse per Actelion anche da altre grandi case farmaceutiche svizzere. Tra le “sospettate” c’è Roche. Gli analisti di Bank of America, Merrill Lynch e Bryan Garnier hanno detto che le offerte potrebbero arrivare fino a 220-250 franchi per azione.

Per quanto riguarda le previsioni di vendita, gli analisti ripongono molta fiducia in “Opsumit” (Macitentan) e “Uptravi” (Selexipag), farmaci per il trattamento dell’ipertensione arteriosa polmonare, i cui ricavi sono stimati a più di 4,6 miliardi di dollari di vendita nel 2020, con il 2016 che chiuderà a 1,4 miliardi. Nonostante le lusinghe del mercato, Actelion potrebbe resistere. Il suo co-fondatore e amministratore delegato, Jean-Paul Clozel, che detiene una quota del 3,5%, ha più volte detto che vuole che la società rimanga indipendente. Nel 2011, è riuscito a coagulare gli azionisti contro il fondo di investimento Elliott. Da allora, le azioni sono più che triplicate.

Buone notizie finanziarie intanto per Johnson & Johnson. L’azienda americana ha raggiunto le previsioni di vendite e guadagni per il 2016 e il secondo trimestre ha battuto le stime, soprattutto grazie ai farmaci da prescrizione.

Gli analisti pensano che questi risultati guideranno un ulteriore rialzo. Tra i farmaci che hanno trainato l’azienda americana ci sono l’antitumorale “Imbruvica” e l’anticoagulante “Xarelto”, che hanno visto aumentare le vendite dell’8,9%, facendo guadagnare a J&J 8,7 miliardi di dollari nel primo trimestre. Mentre il farmaco più venduto dall’azienda americana, “Remicade”, è salito del 6,7%, facendo utili per 1,78 miliardi di dollari. Sulla base di questi dati, l’azienda americana ha alzato le stime del 2016 nel range 71,5–72,2 miliardi di dollari, dal precedente 71,2–71,9 miliardi di dollari.

Gli investitori sono preoccupati per l’eventuale concorrenza a “Remicade”, negli USA, dal momento che la Food and Drug Administration ha approvato, all’inizio di quest’anno, “Inflectra”, una versione più economica, sviluppata da Celtrion e Pfizer, anche se una battaglia sul brevetto ne ha ritardato l’entrata nel mercato. L’azienda con sede nel New Jersey starebbe anche rivedendo le sue aree di business dei dispositivi medici, per focalizzarsi su protesi artificiali e altri devices per la chirurgia traumatologica. Le vendite dei dispositivi medici sono salite lentamente dell’1%, raggiungendo quota 6,4 miliardi di dollari nel trimestre appena trascorso, sostenute dall’aumento della domanda dei dispositivi chirurgici. La crescita in questo settore, secondo J&J, è stata in linea con il mercato. I ricavi totali sarebbero dunque aumentati del 3,9%, raggiungendo 18,5 miliardi di dollari.

Intanto, la divisione aziendale Johnson & Johnson Vision Care, è reduce dal lancio in Canada dell'Acuvue Authorized Partner Program, una nuova iniziativa per sostenere e riconoscere i propri clienti che presentano buone pratiche aziendali, mentre di recente Johnson & Johnson Consumer, la divisione dei prodotti di bellezza e cura della persona di largo consumo della multinazionale americana, ha acquistato l’azienda statunitense NeoStrata, specializzata in dermocosmetici. In questo modo il gruppo del New Jersey ha ampliato la sua portata nel settore skincare ad alta tecnologia.

Johnson & Johnson è una società farmaceutica multinazionale statunitense che produce farmaci, apparecchiature mediche e prodotti per la cura personale e l'automedicazione (marchi Johnson's Baby, Acuvue, Carefree, Piz Buin, Listerine, Neutrogena, Band-Aid....). È stata fondata nel 1886 e il suo quartier generale è situato a New Brunswick (New Jersey). La sua divisione prodotti di consumo è situata a Skillman, sempre nel New Jersey. La società comprende circa 230 filiali che operano in 57 diverse nazioni. I suoi prodotti sono venduti in 175 Paesi.

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