19 mar 2015
Jimmy Choo cresce nel 2014 in termini di vendite e di Ebitda
19 mar 2015
Si è conclusa una buona annata nel 2014 per Jimmy Choo. Il marchio britannico di calzature di lusso, che è entrato in Borsa a Londra nell'ottobre scorso, conferma il fatturato preannunciato in gennaio, a 299,1 milioni di sterline (400 milioni di euro), per un incremento del 6,4% a tasso di cambio corrente (+12,2% a tasso di cambio costante), con una crescita del 5,7% a perimetro comparabile. La griffe aveva ottenuto un fatturato di 358 milioni di euro nel 2013. Il CEO Pierre Denis ha definito buone le performance “della rete retail, della regione asiatica escluso il Giappone e del Giappone stesso”.

Secondo i risultati preliminari, Jimmy Choo ha generato un utile netto consolidato adjusted di 22,9 milioni di sterline (31,7 milioni di euro) contro 21 millioni (29 millioni di euro) un anno prima, e
un risultato di gestione nel 2014 (Ebit) adjusted di 35,4 milioni di sterline (49 milioni di euro), in aumento dello 0,6 % rispetto al 2013, mentre il margine operativo lordo (Ebitda) adjusted è passato da 46,9 milioni di sterline (65 milioni di euro) nel 2013 a 50,2 milioni (69,4 milioni di euro) un anno dopo, progredendo del 7,2 %.
Forte del successo registrato dal nuovo concept di negozio inaugurato in Bond Street a Londra e a Beverly Hills in California, Jimmy Choo conta di aprire fra 10 e 15 nuovi negozi monobrand in proprio nel corso di quest'anno, focalizzandosi soprattutto sulla Cina. La griffe continuerà la propria espansione in Asia, in particolare su alcuni nuovi mercati selezionati, nei quali è ancora poco presente rispetto ai suoi concorrenti, ha aggiunto Pierre Denis.
Il calzaturiere ha aperto 10 nuovi store lo scorso anno chiudendone uno, il che ha portato a 125 il numero totale dei suoi punti vendita.
Dominique Muret (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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