Gianluca Bolelli
20 lug 2016
Inditex si dota della propria app per pagare da dispositivo mobile
Gianluca Bolelli
20 lug 2016
La casa madre di Zara annuncia l'implementazione di InWallet, un portamonete elettronico che permetterà di pagare i propri acquisti in tutti i negozi spagnoli del gruppo. A questo si aggiunge l'installazione del pagamento da dispositivo mobile sulle applicazioni di tutte le insegne del colosso iberico, che punta così a potenziare la sua attività nell'm-commerce.
InWallet è un'applicazione sviluppata tutta internamente all'azienda allo scopo di semplificare gli acquisti e i resi dei prodotti. Per utilizzarla è sufficiente inserire una volta le coordinate di una carta bancaria. Il direttore esecutivo, Pablo Isla, ha inoltre annunciato agli azionisti che lo sviluppo della nuova tecnologia RFID (identificazione tramite radiofrequenza) sarà estesa a tutto il network di negozi Zara prima della fine dell'anno, mentre le sua diffusione nei punti vendita delle altre insegne comincerà l'anno prossimo.
Il gruppo spagnolo ha poi annunciato l'installazione di 2.000 punti di raccolta per vestiti da riciclare nella propria rete iberica nel quadro del suo “Environmental Strategy Plan 2011-2015”, in partnership con la Caritas. Inditex ha parallelamente annunciato una collaborazione con il produttore austriaco della fibra Tencel, Lenzing, per la fabbricazione di nuovi materiali a partire dai vestiti che saranno raccolti. Lo scopo è di riutilizzare entro breve tempo 3.000 tonnellate di materiali.
Nell'esercizio chiuso a fine gennaio, Inditex ha ottenuto un incremento di fatturato del 15,4%, a 20 miliardi di euro. Una progressione che raggiunge l'8,5% su base comparabile. Nel 1° trimestre dell'esercizio in corso, questo incremento è continuato, nell'ordine del 12%, e del 17% a cambi costanti. La rete del gruppo, attraverso Zara, Massimo Dutti e Bershka, totalizzava allora 7.085 punti vendita. L’azienda catalana ha comunicato di avere creato 15.800 posti di lavoro l'anno scorso, dei quali 4.120 nel suo Paese d'origine.
Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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