APCOM
21 mag 2015
ICE -Prometeia stimano un +5,8% per il Made in Italy nel 2015-2017
APCOM
21 mag 2015
Prospettive di rilancio per il commercio estero che torna a crescere del 5,6% nel 2015, arrivando a superare il 6% nel biennio 2016-2017. Questo è quanto è emerso nel corso della presentazione del XIII Rapporto ICE-Prometeia che si è tenuta il 21 maggio nella sede centrale dell'Agenzia ICE ed alla quale hanno preso parte Roberto Luongo e Riccardo Monti, rispettivamente direttore generale e presidente dell'Agenzia ICE, il presidente della Rainbow, Iginio Straffi, e l'AD della Salini Impregilo, Pietro Salini.
Dal rapporto inoltre emerge che saranno i mercati maturi come Nordamerica ed Europa a trainare la crescita del commercio mondiale, mentre segnali contrastanti arrivano dalle economie emergenti.
"Le imprese italiane - si legge nel rapporto - dovranno aggiornare i loro orizzonti mettendo in campo strumenti e strategie adatte al nuovo scenario. Un sostegno sarà dato dal beneficio dell'euro debole, da intendersi non tanto come sconto facile, ma come leva per costruire un posizionamento di lungo periodo".
Nei comparti tecnologici, il riequilibrio geografico porta con sé un innalzamento del livello di innovazione richiesto, premiando soluzioni flessibili e personalizzate.
"È chiaro che l'Italia del Made in Italy (+5,8% le prospettive di domanda internazionale nel triennio 2015-17) e del "granaio meccanico" (+6,4%) può beneficiare di entrambi i cambiamenti e la riprova sta nella ripresa della quota di mercato sulle importazioni mondiali già sperimentata nell'ultimo biennio.
Uno scenario complesso e di grande volatilità chiama però le imprese anche a un salto culturale, quello dell'attrazione di investimenti dall'estero, dell'insediamento diretto, dell'inserimento in catene del valore globali, dell'utilizzo della rete, dello sviluppo di una cultura finanziaria dentro le imprese.
Fonte: APCOM