AFP
6 mag 2015
Hugo Boss: un inizio d'anno deludente
AFP
6 mag 2015
Il gruppo tedesco di prêt-à-porter Hugo Boss ha registrato risultati modesti in questo inizio d'anno, con un utile netto in contrazione e inferiore alle attese, ma conta di fare meglio nei trimestri a venire.

La società di Metzingen ha reso noto questo mercoledì che l'utile netto di gruppo è calato del 6% in un anno, a 75,6 milioni di euro, mentre gli analisti interpellati dall'agenzia Bloomberg stimavano una progressione del 5%, a 85 milioni di euro.
Il fatturato è stato conforme alle attese, a 668 milioni di euro, per un aumento del 9% in gran parte dovuto all'indebolimento dell'euro rispetto al dollaro. Escludendo gli effetti di cambio, la crescita non supera però il 3%.
L'attività è stata trainata dai negozi posseduti in proprio dall'azienda e dalle vendite su Internet, mentre gli altri canali distributivi hanno faticato.
Anche sul piano operativo i risultati sono stati deludenti. Il reddito operativo (Ebit) ha ceduto il 5% in un anno, a 103 milioni di euro, contro i 110 milioni di euro attesi dal consensus degli analisti di Bloomberg.
"Il settore dell'abbigliamento in questo momento soffre della riluttanza dei consumatori, in particolare in Europa", ha sottolineato in un comunicato il patron di Hugo Boss, Claus-Dietrich Lahrs, che si è comunque definito "convinto che la nostra crescita sarà di nuovo più forte nei trimestri che verranno", soprattutto per quanto concerne il fatturato e i profitti.
Il gruppo ha ribadito le sue previsioni per l'anno finanziario 2015, in cui si attende un incremento del giro d'affari nell'ordine del 5% e un incremento compreso fra il 5 e il 7% del margine operativo lordo (Ebitda) escluse le voci straordinarie.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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