Gianluca Bolelli
17 gen 2017
Hugo Boss beneficia della ripresa delle vendite in Cina e Regno Unito
Gianluca Bolelli
17 gen 2017
Le azioni del marchio tedesco Hugo Boss crescevano del 7% questo lunedì, dopo che l'azienda ha annunciato di attendersi che il suo risultato operativo cali meno del previsto nel 2016, grazie alla ripresa delle vendite in Cina e nel Regno Unito nell'ultimo trimestre dell'anno.

Le vendite asiatiche di Hugo Boss sono cresciute del 5%, a cambi costanti, nel 4° trimestre, dopo un calo del 3% nel 3° trimestre. Il gruppo tedesco del lusso ha infatti ridotto i prezzi in Cina allo scopo di avvicinarli a quelli praticati in Europa e negli USA.
Il gruppo ha annunciato che le sue vendite comparabili sono cresciute di quasi il 20% nella Cina continentale, dopo gli aggiustamenti degli effetti dei cambi valutari, e prevede che il proprio risultato operativo del 2016 raggiungerà il limite superiore nel range delle sue previsioni, che prevedevano un calo compreso tra il 17 e il 23%. I risultati dell'esercizio 2016 saranno pubblicati il 9 marzo.
Mark Langer, che ha preso le redini del gruppo a maggio 2016, ha dato il via a un ritorno alle origini, alla vendita di abiti da uomo, mentre il suo predecessore, Claus-Dietrich Lahrs (il cui obiettivo era di fare di Hugo Boss un marchio di lusso invece che premium), aveva investito in maniera importante nella moda femminile.
“I risultati del 4° trimestre confermano che siamo sulla buona strada”, ha dichiarato Mark Langer in un comunicato.
I consumatori cinesi, che sono i principali acquirenti di prodotti di lusso, rappresentando più di un terzo della domanda globale, sono tornati nei negozi, secondo quanto hanno potuto osservare i grandi gruppi del lusso negli ultimi mesi, grazie in particolare all'adozione di varie misure governative che favoriscono i consumi locali.
Le vendite del gruppo sono diminuite del 3% nel 4° trimestre, a 725 milioni di euro, pari a un calo dell'1% a cambi costanti. Si tratta dunque di un miglioramento della situazione rispetto al 3° trimestre, che aveva visto calare le vendite del 6% a cambi costanti.
Oltre alla Cina, Hugo Boss ha messo in evidenza la progressiondelle vendite nel Regno Unito, che hanno consentito alle vendite europee di crescere nell'ordine del 2%.
Anche altri marchi premium, come l'inglese Burberry, hanno annunciato una crescita delle vendite nel Paese, grazie ai turisti che hanno scelto di approfittare del calo della sterlina, conseguenza del voto sulla Brexit.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: Reuters
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