H&M lancia ad Amburgo un progetto per la moda durevole
L’insegna di abbigliamento svedese, che persegue l’ambizioso obiettivo di utilizzare solo materiali riciclati o sostenibili entro il 2030, vuole coinvolgere i consumatori nella sua ricerca di una moda più responsabile e ha lanciato in Germania, ad Amburgo, un progetto pilota chiamato “Take Care”.

L’iniziativa comprende la vendita di prodotti per il mantenimento dei propri vestiti, la presenza in negozio di persone che li riparano e consigli online. L’obiettivo è di incitare i clienti a prolungare la vita dei loro abiti, fornendo degli strumenti per proteggerli al meglio. Il primo spazio “Take Care” è stato inaugurato il 12 aprile all’interno dello store H&M di via Spitalerstrasse 12 ad Amburgo.
Per quanto riguarda i prodotti, H&M ha sviluppato la sua prima linea di detergenti che include detersivi specifici (prodotti in Svezia con etichetta “Good Environmental Choice”), uno spray smacchiante e delle salviettine per sneaker. In vendita anche un kit da cucito, della patch da applicare sugli abiti usati e una sacchetto da utilizzare durante il lavaggio, che impedisce il rilascio nell’acqua delle microscopiche particelle di plastica che provengono dai vestiti sintetici.

“Si tratta di un test, ma l’obiettivo è di implementarlo nel nostro network di negozi, adattandolo in base ai feedback che ci daranno i clienti”, ha commentato Cecilia Brännsten, la responsabile sviluppo durevole dell’azienda, incaricata dei progetti di moda circolare. “È anche un modo di differenziare la nostra offerta, attirando persone che verranno in negozio per personalizzare un abito o farlo riparare”.
H&M ha scelto la Germania anziché la Svezia per avviare il progetto perché quello tedesco è il principale mercato per il brand, prima di Stati Uniti, Regno Unito e Francia. Nel 2017 il fatturato del gruppo svedese in Germania, dove dispone di 463 negozi, ha raggiunto i 36,789 miliardi di corone svedesi (3,58 miliardi di euro), con una leve flessione dell’1% (-3% in moneta locale) rispetto al 2016. Anche il primo trimestre dell’esercizio 2018 si è chiuso in ribasso, del 3% (-6% in moneta locale), a 8,133 miliardi di corone svedesi (782,6 milioni di euro).

Mentre sta cercando di adattarsi ai cambiamenti del settore retail, il gruppo da 4.743 negozi nel mondo ha visto il suo utile diminuire del 13% nel 2017, mentre il fatturato è cresciuto del 4%, arrivando a 231,77 miliardi di corone, ossia 23,7 miliardi di euro. L’accelerazione dell’e-commerce (vendite su Tmall da questa primavera, nuovi e-shop in arrivo) e la diversificazione del portfolio per la creazione di nuovi brand (Afound, Nyden) sono le leve individuate dalla società per rilanciare la propria crescita, incrinata nel primo trimestre 2018, in cui il fatturato a livello globale è sceso dell’1,5% e l’utile netto del 44%.
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