Ottimistica la sfilata della linea uomo di Gucci: dandy moderni in completi sottili a piccoli quadretti e camicie in colori elettrici.

MILANO, 19 GEN - Che sia reale o di facciata, Milano Moda Uomo al terzo giorno scopre l'ottimismo e le sue diverse facce. Una risposta alla crisi che parte dalla passerella di Gucci, aperta dalle note di 'It's all right' dei Depeche Mode, passa per quella di Etro, con tutti i modelli sorridenti, e arriva alla sfilata di Versace, che vuole ridare il desiderio di sognare e la voglia di comprare.

"L'ottimismo è nel Dna del marchio e in questa chiave ho affrontato anche questa collezione, tanto che - racconta Frida Giannini, direttore creativo del marchio della doppia G - ho voluto che la sfilata si aprisse con i Depeche Mode che cantano 'everything is gonna be alright', che è il mio modo di dire che si va avanti".

E' vero, la crisi si sente, "però con l'iniziativa natalizia che facciamo con Unicef - fa notare la stilista - abbiamo già raccolto 750mila euro contro i 400mila del 2007". L'ottimismo passa dalla musica alla moda, con una collezione dedicata alla 'new wave' anni 80 che tanto ispira i gruppi in voga oggi, per cui sono pensati i 'leggings' lucidi, le magliette di lurex e le pellicce da rockstar.