Pubblicato il
6 giu 2011
6 giu 2011
Groupon: inoltrata domanda per ingresso in Borsa
Pubblicato il
6 giu 2011
6 giu 2011
Il sito internet americano Groupon, specialista in buoni di risparmio su servizi e attività commerciali locali, ha presentato giovedì la documentazione necessaria per effettuare un'offerta pubblica iniziale (IPO) ed essere quindi quotato in Borsa, indicando un valore di collocamento a Wall Street di 750 milioni di dollari.
Una schermata di Groupon |
La società che ha inventato il business dei coupon online, lanciata nel novembre 2008 a Chicago, non ha indicato in quale data avrebbe previsto di lanciare l'operazione che, come ha lasciato intendere mercoledì il suo proprietario e fondatore Andrew Mason, rappresenterebbe un'evoluzione naturale per il brand. L'incartamento è stato comunque già consegnato alla SEC ed a seguire la quotazione sarà la banca d’affari Morgan Stanley.
In una lettera indirizzata ai "potenziali azionisti" e pubblicata giovedì dalle autorità borsistiche, Mr. Mason ha sottolineato che: "anche se siamo felici di diventare una società quotata, abbiamo l'intenzione di continuare a funzionare secondo i principi a lungo termine che ci hanno portato dove siamo ora", ivi compresa una strategia "decisa" per investire nella crescita e nell'originalità.
Qualche mese fa Google ha tentato di acquistare Groupon mettendo sul piatto ben 6 miliardi di dollari. A sorpresa però la società di Mountain View ha dovuto incassare un rifiuto netto. Così Google ha deciso di fare da sé e ha creato Google Offers. Nel momento in cui il rifiuto è stato sancito, ecco che la quotazione pubblica è immediatamente stata identificata come l'unica possibile soluzione alternativa, così Groupon va a cercare a Wall Street denaro fresco.
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Mason ha sottolineato che in soli trenta mesi la sua società, attraverso i suoi più di 7.000 impiegati, ha "offerto più di mille buoni affari quotidiani a 83 milioni di abbonati in 43 Paesi e venduto più di 70 milioni di 'groupon'" (ndr: buoni sconto raggruppati).
La società, che ha ottenuto un fatturato di 713,36 milioni di dollari nel 2010, continua nella sua fase di crescita esponenziale, visto che il fatturato del solo primo trimestre ha già raggiunto i 644,73 milioni di dollari.
In compenso però, la politica di massicce acquisizioni attuata dall'azienda, fra gli altri fattori, si è tradotta in una perdita netta, da parte del gruppo, di 456,32 milioni di dollari nel 2010, e di 146,48 milioni per il solo primo trimestre 2011.
Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP
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