23 giu 2014
Gore-Tex invita a praticare l'Up-cycling
23 giu 2014
Gore-Tex, attraverso i social network (Instagram e Facebook in testa), incoraggia i proprietari di una giacca a trasformare il loro capo di abbigliamento, troppo vecchio e usato dopo tante sciate o lunghe passeggiate, utilizzando una delle sue membrane. Con lo slogan, "Up-cycle your Gore-Tex Jacket", il gigante americano ha fornito cinque esempi concreti di trasformazione e riutilizzo di un giaccone outdoor in oggetto utile che continua ad avvalersi di proprietà essenziali, fra le quali l’impermeabilità.
In Francia, la blogger moda Margot di Youmakefashion ha trasformato il suo giubbotto in toilet kit funzionale. Come in un progetto per il montaggio di mobili o in un quaderno di bricolage, si scopre che realizzare il suo “Beauty Case” necessita di 3 ore di lavoro e di un paio di forbici, una macchina da cucire, una matita, un doppio decimetro, una gruccia appendiabiti e del nastro adesivo. A Stoccolma, Bea Szenfeld ha immaginato un giardino verticale. In Italia, gli stilisti Claudia Gastaldi e Pietro de Angelis hanno trasformato in 45 minuti di orologio la loro giacca in un telo proteggibici. A Barcellona, Ismael Prados ha tagliato e cucito per due ore per fare del suo giubbotto una cassetta della posta, che naturalmente ripara dalle intemperie le lettere. Infine, a Monaco di Baviera, Luisa Lion ha presentato una lampada.
Questa comunicazione è affiancata da un gioco-concorso via Instagram nel quale i fan del produttore di membrane e tessuti tecnici possono vincere dei prodotti. Un gioco che durerà fino alla fine del mese. Prima però, una tournée europea ha permesso ai giornalisti tedeschi, svedesi, francesi, spagnoli e italiani di scoprire l'iniziativa. Una forma di comunicazione rodata e affinata sin dal 2012. In quell'anno, Gore-Tex inaugurò il suo primo 'Open Press Day' europeo basato sul tema del Giappone. Nel 2013, invece, vennero messi in primo piano i capi indispensabili in città in caso di pioggia. Un modo per Gore-Tex di sottolineare la longevità della sua membrana e il suo impegno per lo sviluppo sostenibile.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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