Gore-Tex non si occupava della sua immagine di marca dal 2007, insomma da circa 10 anni. All'ultimo Ispo, la fiera tedesca dei prodotti per lo sport di Monaco di Baviera svoltasi a fine gennaio, il produttore statunitense di membrane ha presentato la sua nuova identità di marca e la nuova classificazione della propria offerta, che puntano a far meglio comprendere ai consumatori i vantaggi offerti dai suoi prodotti, sia per le attività outdoor che per la vita in città.

Da una parte, è stato rivisto il logo stesso del brand, perché Gore sarà il “marchio-ombrello”. D'ora in avanti, l'offerta si comporrà dunque di Gore-Tex, di Gore Windstopper e infine del nuovo prodotto Gore Thermium.

Nell'ambito della label Gore-Tex sono raggruppati i prodotti impermeabili e traspiranti. In compenso, all'interno di questa gamma, le categorie restano invariate, con Gore-Tex, Gore-Tex Pro e Gore-Tex Active. Gore Windstopper designa i prodotti antivento e propone anche due tecnologie, una che protegge anche dalle deboli precipitazioni atmosferiche e una che fornisce isolamento termico.

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Ma soprattutto, nell'autunno del 2016 uscirà nei negozi Gore Thermium, label che indicherà i vestiti dotati di tecnologie di isolamento termico, di tessuti antivento e anche di una resistenza alle precipitazioni di media entità. La decisione strategica punta a semplificare l'offerta e a rivolgersi ai consumatori anche offseason, e cioè non più solamente nella stagione fredda.

Insomma, il consumatore, che dispone ormai di previsioni meteo in tempo reale grazie agli smartphone, non ha più necessariamente bisogno di giacche al 100% impermeabili, ma di prodotti più leggeri, e per più periodi dell'anno.

Gore afferma che i brand Odlo, Salewa, Black Diamond e Arc’Teryx hanno inserito la tecnologia Thermium nelle loro collezioni, ma Gore-Tex, che ultimamente ha sofferto per la mancanza di reali innovazioni di prodotto e per la concorrenza delle membrane specifiche dei giganti dell'outdoor, nel prossimo futuro, grazie alla sua nuova struttura di marchi, vuole coinvolgere altre label.

Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)