Pubblicato il
29 giu 2010
29 giu 2010
Gap si dedica al mercato cinese con quattro negozi e l'e-shopping
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29 giu 2010
29 giu 2010
29 giu 2010 – Il gruppo Gap ha svelato il 23 giugno la sua tattica per entrare sul mercato cinese. Quattro negozi e una e-boutique faranno da apripista all'eventuale sviluppo futuro.
"Dopo aver passato molto tempo ad ascoltare i consumatori cinesi (…), siamo contenti di poter rispondere ai loro bisogni di moda – dapprima portando i modelli Gap nei nostri negozi, e più tardi on line" spiega Glenn Murphy, PDG di Gap Inc.
Gap - collezione estate 2009 |
"Abbiamo fatto tesoro dei consigli ricevuti dai membri del governo cinese e dai nostri partner d'affari, e siamo fiduciosi nel fatto che la nostra équipe di manager esperti e il nostro investimento iniziale in quattro negozi all'interno dei centri urbani, ci aiuteranno, col tempo, a integrare con successo i nostri marchi in Cina".
Due dei concept-store apriranno a Shanghai, mentre gli altri due saranno inaugurati a Pechino e Chaobei Joy. La loro superficie andrà da 1.140 a 1.800 metri quadrati. Contemporaneamente sarà lanciato il sito di vendite on line di Gap, realizzato dalla società Shanghai Yi Shang Network Information. L’insieme dello sviluppo sarà curato da Redmond Yeung, ex-Presidente Cina e Asia-Pacifico di Best Buy, oggi Presidente di Gap Inc. per la Cina, il quale sarà assistito da Lorenzo Moretti, Direttore Management di Gap Cina, e in precedenza vicepresidente Cina dell'azienda per Tesco.
Prima di fissare i suoi obiettivi precisi per l'Impero cinese, Gap Inc. vuole però attendere i risultati delle sue prime boutique locali. Coi suoi marchi Gap, Banana Republic, Old Navy, Piperlime e Athleta, il gruppo possiede ad oggi 3.100 negozi in 25 paesi, e realizza circa 11,5 miliardi di euro di vendite (pari a 14,2 miliardi di dollari).
Di Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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