Pubblicato il
25 ago 2011
25 ago 2011
Gap Inc. attiva le strategie per i propri brand, mentre il suo utile netto cala del 21%
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25 ago 2011
25 ago 2011
Per il periodo del ritorno post-vacanziero, il gruppo americano di abbigliamento ha annunciato molti sviluppi per i suoi brand Old Navy, Athleta e Piperlime.
![]() www.Athleta.com |
Negli Stati Uniti, saranno realizzati nella rete di Old Navy, che può contare su più di 1.000 unità, dei corner dedicati ai tifosi appassionati della NFL (National Football League, ndr) e degli sport universitari di college USA. Chiamati “Superfan Nation”, questi spazi proporranno delle collezioni di abbigliamento con i colori delle principali franchigie di football americano, o con quelli dei campus più famosi e rinomati per le loro performance sportive.
Sempre in ambito sportivo, il gruppo prosegue l'espansione del brand di articoli sportivi virato al femminile Athleta, il quale, dopo alcune aperture sulla West Coast, ha festeggiato l'inaugurazione dei suoi primi due indirizzi newyorchesi. Situate a Manhattan, queste vetrine s’iscrivono nel piano di sviluppo che punta a 50 store da qui al 2013. Gap Inc. intende così ritagliarsi uno spazio sul mercato americano dell'activewear femminile, che vale tutto insieme ben 31 miliardi di dollari.
Sul versante e-commerce, Gap Inc. ha annunciato che il suo sito di vendite multimarca Piperlime offrirà ora dell'abbigliamento maschile, oltre al catalogo femminile già presente. Tra i 35 marchi annunciati figurano 7 For All Mankind, Ben Sherman, Converse, Diesel, G-Star, Lacoste, Levi’s e Original Penguin. Insieme alle calzature e ad altri accessori, tutto ciò porterà a 350 il numero di marche proposte dal sito.
Sommando quanto ottenuto dai suoi vari marchi Gap, Banana Republic, Old Navy, Piperlime e Athleta, il gruppo Gap Inc. ha generato 14,7 miliardi di dollari di giro d'affari nel suo esercizio fiscale 2010.
E tuttavia, Gap ha attraversato un secondo trimestre 2011 molto delicato, non riuscendo ancora a rimettersi in carreggiata. Da maggio a luglio, il gruppo di San Francisco ha visto calare il proprio utile netto del 19%, a 131 milioni di euro (189 milioni di dollari). Nel corso dei primi sei mesi d'esercizio, questo dato è calato di più del 21%, a 293 milioni. Il fatturato ha invece messo a segno un calo del 2% a 3,39 miliardi. Il CEO della società, Glenn Murphy, nel corso della presentazione dei risultati ha dichiarato che la fiducia dei consumatori potrebbe minare i conti dei prossimi mesi.
Da maggio a luglio le sue vendite totali sono sì progredite del 2%, a 2,35 miliardi, ma le stesse sono calate del 2% a perimetro comparabile. L'attività di e-commerce in compenso è cresciuta del 20%. Le vendite on line pesano adesso per quasi il 10% sull'attività totale del gruppo.
Bruno Joly e Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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