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AFP
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Pubblicato il
10 mar 2011
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Galliano non sarebbe razzista secondo il suo accusatore
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AFP
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10 mar 2011
10 mar 2011
L’uomo che ha fatto causa a John Galliano per i suoi attacchi antisemiti dichiara, in un'intervista al Parisien, di «non credere» che lo stilista sia «razzista» o «antisemita» e "di non volere che l’ex-direttore artistico di Dior venga distrutto in questo modo».
![]() John Galliano |
Quest’uomo, di nome Philippe, conferma che lo stilista ha avuto queste uscite antisemite durante un diverbio in un caffè parigino a febbraio, ma si dice persuaso che fossero parole dette senza pensarci. «Io non credo che sia razzista, nè antisemita» aggiunge. «Dall’inizio di questa vicenda mi sono informato sul suo lavoro, ho visto che ha sempre sottolineato le differenze e che mescolava le culture nei suoi defilé. Credo soprattutto che sia molto malato e che per lui si trattasse semplicemente di una provocazione". L’uomo dichiara di «non avere altra scelta» che mantenere la denuncia, dato che la macchina giudiziaria è già in moto. «Ma c’è un tale accanimento mediatico su questa storia, quando per me si è trattato solo di un diverbio in un bar e John Galliano non merita questo. Non voglio che lo si distrugga così» conclude.
John Galliano dovrà comparire per insulti razzisti nel secondo trimestre del 2011 davanti al tribunale di Parigi, in seguito a un diverbio con una coppia in un caffè alla moda del quartiere parigino del Marais. Interrogato in stato d’ebrezza, è accusato di aver proferito propositi razzisti e antisemiti. Lo stilista nega i fatti e ha fatto causa a sua volta, per diffamazione, ma ha tuttavia presentato le sue scuse. La maison Dior l’ha licenziato in seguito a questa vicenda e Galliano ora rischia 6 mesi di prigione e 22.500 di euro di multa.
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