13 ott 2014
Freitag si lancia nell'abbigliamento dal design ecologico
13 ott 2014
Focalizzato sin dalla sua nascita, avvenuta nel 1993, sulle ormai celebri borse che riciclano teloni di camion, Freitag testerà quest'autunno un nuovo segmento di prodotto: l'abbigliamento.

Una tranquilla, piccola, ma costante, rivoluzione portata avanti da cinque anni dall'azienda svizzera, guidata in un primo momento dalla volontà di dotare i propri dipendenti di tenute da lavoro che rientrassero nel leitmotiv ecologico che è proprio di Freitag sin dalle origini.
Ora, l'azienda elvetica ha deciso che questo workwear "green" sarà anche testato presso il grande pubblico dalla fine di ottobre.
Se il progetto ha impiegato ben cinque anni a vedere la luce, è perché i fratelli fondatori della società hanno voluto sviluppare un percorso che fosse davvero eco-concepito a 360 gradi.
A tale scopo, hanno assunto degli specialisti di fibre e tessuti per mettere a punto loro stessi le materie prime necessarie alla prima collezione, materiali che fossero allo stesso tempo naturali e biodegradabili, ma che in più richiedessero pochi trasporti e poca energia.
Alla fine, lino, canapa e modal europei raccolti nelle nazioni vicine sono stati i materiali selezionati. Sono tutti intessuti in Lombardia in tre varianti.
Sono quindi utilizzati un jersey di lino-canapa-modal per le t-shirt miste, a maniche corte e lunghe, un broken twill lino-canapa per i pantaloni e gli abiti, e infine un herringbone canapa-lino per le fodere.
Sei modelli basici, declinati ciascuno in tre o quattro colorazioni, formano questa mini-collezione.
Assemblati in Polonia, tutti i prodotti sono biodegradabili una volta completata la loro vita, ad eccezione dei bottoni dei pantaloni.

Freitag ha quindi depositato un brevetto per dei nuovi bottoni svitabili e riavvitabili sul pantalone seguente. Una particolarità che richiederà uno sforzo educativo di mentalità perché questa nuova storia dell'universo dell'abbigliamento continui a vivere fra il pubblico.
I modelli sono stati "testati e approvati" dai 160 dipendenti del marchio a Zurigo, e dunque potranno passare alla fase di commercializzazione entro la fine di ottobre.
I prezzi e la rete di punti vendita non sono ancora conosciuti con precisione, ma il posizionamento della linea dovrebbe collocarsi nella forchetta alta del medio di gamma, e il suo lancio dovrebbe essere effettuato in quasi tutte le boutique monomarca del brand, che sono dieci nel mondo, in attesa di convincere dei negozi multimarca che si dimostrino sensibili all'argomento dello sviluppo sostenibile.
Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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