Foot Locker segna il passo nel 2017
Il gruppo di distribuzione di marchi sportivi e lifestyle cala al termine dell’esercizio 2017. Foot Locker ha comunicato infatti risultati più bassi del previsto nel 4° trimestre, che hanno così penalizzato l’anno 2017 nel suo complesso. Le vendite globali del gruppo sono stabili (+0,2%) nei 12 mesi chiusi il 3 febbraio, a 7,782 miliardi di dollari (6,32 miliardi di euro). Nel 2016, il suo business era progredito del 4,8%.
Ciò che è maggiormente significativo sono le vendite a perimetro comparabile, che diminuiscono del 3,1% nell’anno, contro l’incremento del 4,3% registrato l’anno precedente.
L’ultimo trimestre dell’esercizio presenta una diminuzione delle vendite nell’ordine del 3,7%, a perimetro comparabile. Anche se complessivamente esse crescono del 2%, soprattutto grazie alla settimana aggiuntiva su questo trimestre (53 contro le 52 dell’anno scorso). Soprattutto però, Foot Locker è andato in rosso, registrando perdite trimestrali per 49 milioni di dollari.
“Gli impressionanti cambiamenti nelle aspettative dei consumatori continuano a disturbare la nostra attività nel 4° trimestre”, afferma Richard Johnson, il CEO del gruppo statunitense. “Detto questo, siamo rimasti un'azienda molto redditizia nel 2017”. L’utile netto è arrivato di fatto a 284 milioni di dollari nell’esercizio, ma è crollato del 57% rispetto al 2016 (664 milioni di dollari).
Il gruppo, che ha insediato il suo marchio principale sugli Champs-Elysées lo scorso novembre, rimane prudente per l’esercizio 2018, prevedendo vendite comparabili simili o leggermente in calo.
Foot Locker ha recentemente investito 15 milioni di dollari (12 milioni di euro) in Carbon38, il marketplace online specialista dell’activewear femminile, diventandone azionista di minoranza. Lauren Peters, la direttrice finanziaria e vicepresidentessa esecutiva di Foot Locker Inc. entrerà anche nel CdA del sito.
Il gruppo Foot Locker si basa su una rete di 3.310 negozi ripartiti in 24 nazioni. Nell’anno appena concluso, ha chiuso 147 negozi (soprattutto negli USA), spostato o rinnovato 185 punti vendita e aperto 94 nuovi indirizzi (in particolare in Europa).
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