30 nov 2015
Fiat 500 si fa il trucco con Collistar
30 nov 2015
E' stata svelata il 30 novembre a Milano la prima collezione make-up frutto della collaborazione tra Fiat e Collistar, azienda italiana da 12 anni leader del segmento “totale beauté”.

"Questo co-branding si inserisce nel progetto Ti Amo Italia, che portiamo avanti con passione dal 2013 e che ha permesso a Collistar di lanciare sul mercato delle limited edition con aziende italiane leader nei loro rispettivi settori: quello degli accessori con Piquadro (2013), quello della moda con Antonio Marras (2014), quello del design con Kartell (2015) e quello tecnologico con Imetec (2015)", ha spiegato a FashionMag Daniela Sacerdote, Amministratore Delegato di Collistar, confermandoci che l'azienda chiuderà in crescita anche il 2015.

La collezione Ti Amo 500 by Collistar si compone di 18 referenze che coinvolgono tutti i segmenti del make up (viso, occhi, labbra e mani), è stata plasmata secondo i codici cari alla Fiat 500 e sarà in vendita in edizione limitata da febbraio 2016 in oltre 30 Paesi nel mondo.
Due universi apparentemente distanti, ma in grado di parlare lo stesso linguaggio: iconico, ironico, colorato e chic. Non a caso tutto il packaging dei trucchi ha un pattern a pois degradé, dalle tinte vivaci su fondo metallico, mentre i nomi dei colori si ispirano a quelle che possono essere le emozioni di una donna alla guida della sua 500: corallo “non fermarmi”, rosa/fucsia “accendimi”, verde/ blu “portami via”, giallo/oro “abbagliami”. La bellissima Lidia Comini, solare modella di origine sarda, incarna la campagna pubblicitaria Ti Amo 500 by Collistar.

Da luglio scorso la nuova vettura raccoglie il testimone del modello lanciato nel 2007 – più di 1,5 milioni di unità vendute nel mondo – che, a sua volta, si presentava come l’evoluzione moderna della progenitrice del 1957, la "piccola grande vettura" prodotta in oltre 3,8 milioni di esemplari e diventata emblema della motorizzazione di massa. Oggi con la Nuova 500 il marchio Fiat affronta le future sfide del mercato, senza dimenticare le proprie profonde radici.
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