19 mag 2012
Ferré : respinto il ricorso dei commissari, Paris Group contrattacca
19 mag 2012
Il Tribunale d’Isernia si è dichiarato incompetente per decidere sulla causa promossa dai commissari straordinari di It Holding sulla questione del “sequestro conservativo” dei marchi di Gianfranco Ferré. I tre commissari che hanno gestito l’amministrazione straordinaria del gruppo di Isernia e nel contempo la cessione della griffe milanese alla società di Dubai, Paris Group, avevano avviato nello scorso ottobre una procedura d’urgenza presso il tribunale d’Isernia contro la nuova proprietà “per inadempienza”. Paris Group, appartenente alla famiglia Sankari, sarebbe venuta a meno, secondo loro, ad alcuni impegni previsti nel contratto con cui si era aggiudicato il marchio italiano nel marzo 2011.
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Dopo sette mesi di slittamenti e rinvii vari il Tribunale di Isernia ha rigettato il 16 maggio scorso il ricorso sul sequestro dei marchi “per difetto di giurisdizione”, considerando che la questione andava dibattuta al Tribunale di Milano presso la sezione specializzata in marchi e brevetti. “La Gianfranco Ferre' S.p.A. , assistita nel procedimento dagli avvocati Barletta, De Carolis e Strano dello studio legale DCS&Partner di Milano, esprime la propria soddisfazione per l'esito del giudizio", indica quest’ultima in un comunicato.
Per ora nessun nuovo ricorso è stato avviato a Milano. “Non è partita neppure nessuna causa per inadempienza contro Paris Group come avevano minacciato i commissari”, sostiene l’avvocato Giuseppe Strano che assiste la società di Dubai. Invece, fa sapere il legale, ci sono due procedimenti pendenti presso il Tribunale d’Isernia promossi dalla Gianfranco Ferré contro i commissari. La prima causa è stata fatta “per recupero crediti inesistenti”, in quanto era stato promesso a Paris Group, al momento dell’acquisizione della griffe, che era possibile recuperare dei crediti svelatisi poi inesistenti. La seconda causa riguarda una richiesta di risarcimento per danno d’immagine e per le garanzie che erano state date.
“L’azienda era insolvente e aveva bisogno di una cura drastica e Paris Group si è adoperata in questa direzione. La nuova proprietà ha effettuato finora il pagamento del 97% dei fornitori e sta investendo fortemente sul marchio”, assicura Giuseppe Strano.
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