Tris di appuntamenti per Fendi a Milano. Si inizia con una sfilata che lascia tutti a bocca aperta. La maison romana che pure fa capo al colosso francese, "è sempre più italiana", assicura Silvia Venturini Fendi nel backstage. "Da quando facciamo parte del gruppo francese abbiamo raddoppiato la fabbrica di Firenze e ne abbiamo aperta una nelle Marche", ha risposto la stilista, mettendo a tacere le polemiche sulle recenti acquisizioni di alcuni brand italiani da parte dei colossi stranieri.

A darle ragione è stato il defilé del 19 settembre scorso. Una collezione "impalpabile e delicata", la definisce lei, che si ispira ai grafismi dell'informatica, ma utilizza la leggerezza dell'organza e del visone, che quasi non si capisce se sia velluto o pelliccia.

Mentre bianco e rosso si alternano a blu e nero, arrivano dettagli dal ventunesimo secolo, pannelli di pelle e tessuto che paiono pixel ingigantiti, su gonne, cappotti e top. Tutto questo è il risultato di "un ottimo connubio - spiega Silvia Venturini Fendi - perché non c'è solo l'internazionalità di LVMH, ma rimangono forti le radici italiane. E non ci sono soltanto io, perché si perpetua la storia di famiglia con mia figlia Delfina Delettrez Fendi", che ha disegnato i bijoux della collezione, a metà tra l'occhio, simbolo del suo stile, e la pelliccia di Fendi.

Il tutto si è svolto in Via Solari, nell'ex spazio della Fondazione Arnaldo Pomodoro, trasformato in headquarter milanese della griffe (c'è un accordo di locazione per 12 anni) "per rafforzare il nostro dialogo con la cultura - ha spiegato il presidente e amministratore delegato di Fendi Pietro Beccari - un rapporto iniziato con il restauro della Fontana di Trevi e del complesso delle Quattro Fontane, e proseguito con l'insediamento della sede della maison al Palazzo della Civiltà Italiana di Roma".

Il secondo appuntamento della giornata è l'apertura della nuova boutique di via Montenapoleone, "un appartamento milanese di gran lusso", lo definisce Beccari, con una stanza dedicata alle pellicce, e un'intera parete (composta da 40mila chiodi) che celebra la iconica Baguette. Il nuovo concept, lanciato poche settimane fa a Parigi, in Avenue Montaigne, sarà presto riproposto "nelle principali città dello shopping mondiale", ha concluso il presidente.

Per finire, il cinema Manzoni ospita la mostra dedicata al rapporto tra il grande schermo e la label. Si chiama "Making dreams: Fendi and the Cinema" (aperta al pubblico dal 21 settembre fino al 6 ottobre), ed è un percorso che parte da "Gruppo di famiglia in un interno" di Luchino Visconti.