28 feb 2013
Fausto Puglisi : "Ungaro corrisponde al mio mondo: nei colori, il disordine e la femminilità"
28 feb 2013
È il nuovo nome che conta nella moda italiana. In pochi mesi il giovane creatore siciliano, che si distingue per il suo stile sensuale e barocco, è diventato il beniamino della stampa internazionale. Durante la settimana della moda milanese Fausto Puglisi (36 anni) ha raggiunto la consacrazione in occasione della presentazione della sua collezione di prêt-à-porter femminile suscitando un grande entusiasmo. Gli sguardi sono ora rivolti verso Parigi, dove si svolge lunedì 4 marzo la sfilata di Emanuel Ungaro.
Il rilancio della griffe francese è stato affidato al gruppo di moda Aeffe attraverso una licenza. Il nuovo direttore creativo della maison francese, Fausto Puglisi, ci racconta il suo percorso e come affronta questa nuova avventura.
FashionMag.com: Come vive questa prima sfilata importante a Parigi?
Fausto Puglisi: Adoro la Francia e questa è la mia prima reale esperienza parigina, perché sono sempre stato molto più orientato sull’America. Mi sono molto emozionato quando sono andato nella sede della maison, in avenue Montaigne. Emanuel Ungaro corrisponde totalmente al mio mondo: nei colori, il disordine, la femminilità. Ungaro mi ha fatto sognare quando ero giovane come Christian Lacroix e Gianni Versace. Aveva un temperamento molto sanguigno, ma con un senso della couture e del colore eccezionale. In questi ultimi mesi sono stato molto corteggiato, ma ho deciso di lavorare per questa griffe, perché questa collaborazione non snatura il mio stile.
FM: Come sarà questa collezione?
FP: Non posso svelare niente. Ma sarà una grande sorpresa.
FM: Com'è arrivato alla moda?
FP: Ho sempre avuto questa passione. Quando ho finito il liceo a Messina, dove sono nato, sono partito per gli Stati Uniti, che rappresentavano il mio sogno. Ho raggiunto un cugino che lavorava in un ristorante a New York, il "Tribeca Grill" di Robert De Niro. Mi occupavo del guardaroba e ho cominciato ad avere dei contatti, specialmente con Patti Wilson, la fashion stylist di numerose celebrità. Poi mi sono ritrovato in California e ho incontrato Arianne Phillips, la stilista di Madonna. Ho cominciato a disegnare degli abiti speciali e creare dei pezzi unici, che facevo realizzare nelle sartorie in Sicilia, per la cantante e altre star come Whitney Houston, Jennifer Lopez, Britney Spears, Kylie Minogue. Era come vivere in permanenza dei 'coups de théâtre!'”
FM: Poi cos’è successo?
FP: Da lì sono arrivati i primi ordini da parte dei department store americani, che hanno cominciato a comprare le piccole collezioni che sviluppavo partendo dai pezzi speciali pensati per queste star. Nel 2006 sono tornato in Italia. Ho fatto una consulenza per Donatella Versace. Poi sono andato a lavorare ad Istanbul per un pellettiere che forniva grandi marchi.
FM: Come ha lanciato la linea Fausto Puglisi?
FP: Grazie alla mia esperienza americana il mio lavoro ha cominciato ad essere riconosciuto da una stretta fascia di clienti e persone del mondo fashion, tra cui Domenico Dolce e Stefano Gabbana. Nel 2010 mi hanno proposto di distribuirmi nella loro boutique milanese di via Spiga 2 dedicata ai giovani creatori. Da lì è cambiato tutto. Grandi buyer hanno iniziato a comprarmi.
FM: A che punto è il suo marchio oggi?
FP: Sto strutturando la piccola società che ho creato con il mio socio Gianluca Romanò. Abbiamo un centinaio di clienti multimarca nel mondo, come l’Eclaireur a Parigi, Biffi a Milano, ma anche altri in Giappone, Dubai e Hong Kong.
FM: Come definirebbe il suo stile?
FP: Il mio universo s’ispira alla couture italiana e alla controcultura americana. Sono molto legato in particolare al patrimonio artigianale mediterraneo. Tutte le decorazioni di metallo e i gioielli per esempio sono realizzati in Sicilia. Le mie collezioni sono interamente Made In Italy. Per il tessuto lavoro con un azienda di Modena, le stampe sono realizzate a Como, i ricami a Lodi.
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