"Come trasporre l'heritage di Balenciaga nel contesto attuale?": è la domanda che si è fatto e su cui ha lavorato Demna Gvasalia, il nuovo direttore artistico della leggendaria griffe, per realizzare la sua collezione, che miscela spirito fashion e stile streetwear.

Lo stilista georgiano 34enne, che si trova anche alla guida della giovane, e molto in voga, label Vetements, ha sostituito lo scorso ottobre lo statunitense Alexander Wang all'interno della firma fondata a Parigi nel 1937 da Cristobal Balenciaga, maestro dei tagli.

Lo show, un evento di questa settimana di sfilate parigine, si è svolto in una sala di registrazione di programmi televisivi, in uno studio con le pareti imbottite di schiuma bianca, e poteva essere visto in diretta e a 360° grazie ad un'applicazione per smartphone e tablet.

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In prima fila erano seduti in particolare François-Henri Pinault, PDG di Kering, la casa-madre, ma anche Alessandro Michele, direttore artistico di Gucci, altro marchio del gruppo.

I primi modelli, tailleur e cappotti in tweed, coi loro fianchi marcati e squadrati, rivisitano le proporzioni dei classici Balenciaga. Ampi giacconi sportivi, piumini, giacche di jeans, sono indossati inclinati all'indietro, e i colli sono molto aperti fino alle spalle per liberare il collo, altre strizzate d'occhio ai modelli che hanno reso famoso il couturier spagnolo.

Demna Gvasalia, che in passato ha lavorato per Margiela, apporta il suo tocco iconoclasta con un trench decostruito, degli abiti lunghi che miscelano gli stampati fioriti con colori che deflagrano. Indossati con collant a strisce bianche e rosse, hanno tutti questo stile un po' "sgualcito" caratteristico del suo brand Vetements.

Capi emblematici degli anni Ottanta, i fuseaux ritornano, indossati con calzature d'avanguardia o scarpe con le zeppe, mentre gli abiti da sera si accompagnano a stivali in vinile. Come accessori, gli occhiali da sole sono attaccati a catene gigantesche, che pendono come un collier. Sottobraccio, grandi e coloratissime borse quadrate ricordano quelle dei supermercati.

Versione italiana di Gianluca Bolelli; fonte: AFP