Farfetch: il cinese JD.com ne diventa uno dei principali azionisti
Il numero due delle vendite online in Cina, JD.com, annuncia l’investimento di 397 milioni di dollari (355,6 milioni di euro) nel marketplace dedicato ai marchi di lusso Farfetch, diventando così uno degli azionisti di riferimento del gruppo britannico. L’obiettivo del colosso asiatico? Creare "il primo portale dedicato al lusso sul mercato cinese".

Forte di 200 marchi partner e 500 boutique multimarca, Farfetch aveva già provveduto ad implementare le sue attività in Cina. Uno sviluppo che JD.com indica oggi di voler guidare, com il suo fondatore e CEO che a seguito dell’operazione entra a far parte del consiglio d’amministrazione di Farfetch, copresieduto dal fondatore del marketplace britannico, José Neves e, dallo scorso dicembre, dalla fondatrice di Net-a-Porter e presidente del British Fashion Council, Natalie Massenet.
“La partnership strategica si basa sulla capacità ineguagliabile di JD.com nei campi della logistica, dei pagamenti online, della tecnologia e delle reti sociali, il che comprende un partenariato con Wechat, e sulla leadership di Farfetch sul mercato mondiale del lusso (...)”, precisa il comunicato congiunto dei due gruppi.
JD.com comunica anche che Farfetch potrà utilizzare la sua piattaforma tecnologica di marketing BlackDragon, e anche tutti i dati che contiene sulla clientela cinese del gruppo, allo scopo di creare “delle pipeline di marketing automatizzate” finalizzate a far conoscere ampiamente l’offerta di Farfetch in Cina.
JD.com ha generato l’anno scorso 372,3 miliardi di yuan (49,5 miliardi di euro) di vendite, in aumento del 46%. I ricavi del gruppo sono invece cresciuti del 44%, a 34 miliardi di euro. E mentre i ricavi delle vendite di beni sono aumentati del 42%, quelli generati dai servizi del gruppo sono cresciuti del 66%.

Le ambizioni del gruppo sono elevate e a regime potranno dare molti vantaggi a Farfetch. La società cinese ha sorpreso lo scorso maggio diventando membro certificato dell’American Apparel & Footwear Association (AAFA). Si è trattato della prima volta per un retailer online cinese (considerando poi il fatto che l'AAFA era in disaccordo con il leader di quel mercato, Alibaba), che riflette le aspirazioni di challenger globale di JD.com.
Uno sfidante al primato che a fine aprile ha lanciato in pompa magna un’offerta logistica dedicata ai marchi stranieri nell’intento di svilupparsi sul mercato cinese, mettendo anche a loro disposizione i 256 depositi e 6.906 punti di prelievo ordini che JD.Com conta in tutto il Regno di Mezzo.
Valutato 1,5 miliardi di dollari l’anno scorso, e sostenuto in particolare da Eurazeo (Francia), Temasel (Singapore) e IDG Capital (Cina), Farfetch arriva così ad annoverare un altro peso massimo nel suo capitale sociale. Il suo fondatore, José Neves, ha recentemente stimato che il suo gruppo potrebbe approdare in Borsa entro i prossimi due o tre anni.
Versione italiana di Gianluca Bolelli
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