28 gen 2015
Façonnable : la svolta premium è diventata realtà
28 gen 2015
Ludovic Le Gourrierec è arrivato all'inizio del 2013 alla direzione generale di Façonnable con un preciso roadbook: riposizionare il marchio creato da Albert Goldberg verso, se non il lusso, almeno il segmento premium.

Per l'ex direttore della divisione uomo di Saint Laurent, questa missione è già stata completata a solo un anno dal suo arrivo. Un grande lavoro, nota Ludovic Le Gourrierec, è stato compiuto sull'immagine e l'identità visiva, gestita da Norman Lemay, e sulla commercializzazione attraverso il wholesale, la cui gestione spetta al direttore commerciale Virgile Raynaud.
Di fatto, ed era uno dei desideri all'epoca, Façonnable è presente oggi in molti negozi clienti nel mondo attraverso la linea premium. Per esempio, da Harrods a Londra, dove ha sostituito Vivienne Westwood, da Corso Como a Milano, Lane Crawford a Shanghai e Chengdu, Colette a Parigi, Barneys, ecc.
Da Selfridges a Londra, Façonnable si trova vicino a Brioni e Loro Piana, e nei pressi di Valentino. Da Harrods, si trova accanto Fendi e Lanvin! Una bella performance per Ludovic Le Gourrierec, che deriva anche dallo sviluppo del prodotto, gestito dal direttore artistico Daniel Kearns.
Questa nuova linea viene presentata in due stagioni in una cinquantina di punti vendita. Per fare un confronto, la linea più diffusion e sportswear, F., si trova oggi distribuita in circa 150 punti vendita. Contro, certo, i 200 di prima. "Abbiamo fatto un po' di pulizia", sottolinea il direttore generale di Façonnable.

A questa diffusione wholesale, bisogna aggiungere 83 negozi monomarca, 43 dei quali in proprio.
In questa stagione primavera-estate, Façonnable si può avvantaggiare anche della proposta, nei suoi principali punti vendita, della nuova capsule che ha creato, ispirata al lavoro di Jean Cocteau. Un'iniziativa la cui realizzazione è stata condivisa pienamente da Pierre Bergé. Infatti, è proprio al patron della Fondazione Pierre Bergé-Yves Saint Laurent che spetta il diritto morale del Comité Jean Cocteau, al quale appartiene l'opera dell'artista.
La capsule è stata protagonista di alcuni eventi in negozi di riferimento, come Corso Como a Milano, The Webster a Miami, Colette a Parigi, ecc. “Oltre alla vendita di prodotti”, sottolinea Ludovic Le Gourrierec, “la capsule ha fatto crescere l'immagine della griffe in location molto qualitative”. Le Gourrierec fa anche notare che sono in cantiere anche altri progetti di questo tipo.
L’équipe di Façonnable ha anche lavorato su un nuovo concept di punto vendita dai riferimenti più mediterranei, soprattutto nei materiali. Sono state rinnovate le unità di Saint-Tropez, Deauville e, un mese fa, Megève.

Il direttore generale di Façonnable ammette di non disporre dei mezzi finanziari che possiedono altri marchi in termini di possibilità di investimento, soprattutto in materia di piani pubblicitari/mediatici e di rinnovamento degli store. In questo dipende ovviamente dal suo azionista, il gruppo libanese M1.
Tra l'altro, quest'ultimo si trova in competizione con PAI Partners per acquistare il gruppo Pepe Jeans, che possiede già nel proprio portafoglio il marchio britannico Hackett. Una notizia pubblicata qualche giorno fa da FashionMag Premium.
Forse questa eventuale acquisizione limiterà i mezzi a disposizione di Façonnable, ma ha comunque il merito di manifestare chiaramente le ambizioni che M1 nutre nel campo della moda.
Jean-Paul Leroy (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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