Pubblicato il
25 feb 2012
25 feb 2012
Esprit: un calo in linea con le previsioni
Pubblicato il
25 feb 2012
25 feb 2012
Esprit non è ancora fuori dai guai, ma Ronald van der Vis non intende modificare il suo piano per il 2014/2015. In sostanza, i risultati semestrali sono conformi alle attese. Il patron del marchio-insegna puntava all'inizio dell'esercizio su un calo delle vendite compreso tra il 3 e il 5%.
![]() Il nuovo store di Colonia - Foto: DR |
Alla fine, nei primi sei mesi dell'esercizio iniziato il 1° luglio 2011, il fatturato del gruppo è calato del 5,6%, a 1,6 miliardi di euro (quasi 16,7 miliardi di dollari di Hong Kong). L'utile operativo è però crollato di un -70%, a 76 milioni.
A tasso di cambio costante, il ribasso è stato del 10% ed evidenzia disparità a seconda dei mercati considerati. In Francia, nel periodo da luglio a dicembre Esprit ha ottenuto un calo delle vendite del 23,5%, a 104 milioni. Nei Paesi del Benelux, sono calate del 14,3%, a circa 200 milioni. In Germania, il giro d'affari, che comprende le vendite all'ingrosso a varie nazioni dell'Europa dell’Est, tra le quali la Russia, è regredito di più dell'8%. In Cina, il fatturato del periodo è calato di più dell'8%, a circa 140 milioni.
Tuttavia, la direzione di Esprit insiste sul suo vasto piano di trasformazione, che si estende fino al 30 giugno 2015, e ricorda la sua roadmap, che prevede di far ripartire Esprit come marchio sano che per quella data cessi di chiudere negozi, come l'insieme delle 90 succursali americane che chiuderanno il prossimo 31 marzo, e a ridurre la rete wholesale. "Di fatto smetteremo di lavorare con i negozi non redditizi. Una percentuale dal 4 al 5% dei nostri esercizi non produce profitti oppure indebolisce, con la propria atmosfera o l'ambiente che li circonda, l’immagine di marca", aveva dichiarato a FashionMag.com Christophe Bezu, direttore del wholesale nel gennaio scorso.
Sul versante del brand, Esprit ha deciso di meglio suddividere la propria offerta e stare più vicino alle consumatrici. Un ufficio tendenze è stato aperto nella sede in Germania, è stata poi creata una divisione denim ed è stato istituito un China Design Center, per adattare alcune collezioni ai gusti della popolazione asiatica. Dal punto di vista del marchio, Gisèle Bündchen sarà nuovamente la testimonial per la primavera, mentre per quanto riguarda il retail, il nuovo concept di Colonia ha permesso di aumentare il paniere medio del 54%! Il concept sarà esteso a 14 negozi quest'anno. Ad Anversa in aprile e a Düsseldorf quest'estate saranno testate due nuove strutturazioni di boutique. In marzo, il flagship parigino nel centro Cœur Saint-Lazare sarà inaugurato in grande stile facendo così dimenticare per un po' la chiusura degli Champs-Elysées. "Stiamo riportando Esprit nel suo status di brand del mondo fashion. Il successo finale di questa operazione si vedrà poco a poco in maniera sempre più evidente fino al termine dell'attuazione del piano di riconversione la cui concretizzazione finale avverrà con l'esercizio 2014/2015", conclude Ronald van der Vis.
Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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