Esprit ha svelato al salone della lingerie la sua nuova iniziativa: una linea casual di biancheria intima stampata in denim con il leitmotiv “authentic bodywear… denim inspired”. La nuova gamma presenta molti aspetti delle lavorazioni del mondo del denim: i delavaggi, i trattamenti, i dettagli…. Una collezione più vicina ai capi basic che a un'attitude "pizzo sexy" a tutti i costi. «Siamo partiti dai desideri delle consumatrici di avere confort e invisibilità», commenta Holger Thiesse, direttore del bodywear.

E questa collezione di jeans si aggiunge alle linee esistenti casual, edc, collection e nightwear. L'obiettivo, velatamente accennato, è anche quello di andare alla conquista dei dettaglianti di jeans che cercano una proposta complementare al loro assortimento, fatta di capi miscelabili con il mondo della tela blu e proposti a prezzi attorno ai 20-30 euro per un reggiseno.

«Il mondo del denim come tale non ha dei marchi di lingerie effettivamente abbinabili alle specificità dell'ambiente», prosegue il manager, che ha dodici anni di esperienza all'interno della maison. La forza di Esprit in questo campo? Una collaborazione con il gigante Triumph dopo il lancio del bodywear quindici anni fa. Oltre a una dimensione importante per il settore, con un fatturato realizzato nel corso dell'ultimo esercizio di oltre un miliardo di dollari di Hong Kong, vale a dire circa 120 milioni di euro.

La nuova collezione, che avrà come prime consegne agosto 2014, si muoverà su una cadenza che all'inizio sarà di quattro consegne a stagione, e potrebbe a medio termine essere allargata all'uomo. Sono in programma anche dei corner e dei display dedicati.

Nel corso dell'ultimo esercizio, chiuso il 30 giugno scorso, le vendite totali, a tasso di cambio costante, sono calate dell'11,5%, a quasi 26 miliardi di dollari di Hong Kong (2,4 miliardi di euro). Nello stesso esercizio, le vendite di bodywear sono calate solamente del 2,5%, a più di un miliardo di dollari di Hong Kong.

Bruno Joly (Versione italiana di Gianluca Bolelli)