Dopo aver ampliato l'anno scorso la propria offerta con un centinaio di marchi di abbigliamento, il portale di vendite on-line lancia adesso le sue prime linee di proprietà, attraverso la creazione di tre private label.

Marchi costruiti basandosi sulle preferenze dei clienti del portale. Moony Mood vuole rappresentare un'offerta di «fantasia accessibile», mentre BT London intende proporre uno stile «urban trendy», e Fericelli si rivela puntare all'accessibilità del «lusso a portata di mano». L'offerta si compone di 260 modelli di calzature, 120 borse e 200 capi di abbigliamento. I prezzi vanno da 29 euro per una ballerina Moony Mood fino ai 300 euro per gli stivali Fericelli, passando per borse vendute fra i 40 e i 45 euro.

«Per continuare a crescere, bisogna rinnovarsi», spiega il fondatore Boris Saragaglia. «Dall'inizio di quest'anno abbiamo testato alcuni prodotti esclusivi di calzature, abbigliamento e pelletteria. I nostri clienti hanno risposto immediatamente all'appello, dimostrandosi da subito molto interessati alla novità, e allora ci è sembrato evidente che dovevamo sviluppare questa nuova offerta insieme a loro. Per proporre sempre più scelta, abbiamo voluto fare le cose in grande, creando non 1, ma 3 marchi, allo scopo di soddisfare il più possibile le aspettative della nostra vasta clientela, che è continuamente alla ricerca di nuove tendenze».

Questa strategia non è dissimile da quella adottata in precedenza dai due principali concorrenti di Spartoo, il tedesco Zalando e il francese Sarenza, che hanno entrambi sviluppato un'offerta propria. Spartoo aveva invece privilegiato l’ampliamento delle proposte di capi d'abbigliamento per integrare il suo catalogo di scarpe. Il portale aveva inoltre scelto di internazionalizzarsi, arrivando ad essere oggi disponibile in 20 nazioni europee.

Spartoo ha ottenuto nel 2013 un fatturato di 130 milioni di euro. Con i suoi 200 collaboratori e 14 milioni di visitatori unici mensili, l’azienda lanciata nel 2006 propone adesso 70.000 articoli, di oltre un migliaio di marchi.

Matthieu Guinebault (Versione italiana di Gianluca Bolelli)