Di
Ansa
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Pubblicato il
2 mar 2009
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Dolce e Gabbana surrealismo sexy
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Ansa
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Pubblicato il
2 mar 2009
2 mar 2009
Collezione surrealista, quella di Dolce & Gabbana? Così la definiscono i due creativi, ma a dire il vero è più realista di quanto voglia sembrare. Intendiamoci, in passerella c'erano tanti dettagli coerenti con il 'titolo': manine intrecciate nei capelli con cerchietti e fiocchi esagerati, guanti a mò di sciarpe e scarpe a foggia di conchiglie.
Come se Salvador Dalì fosse passato nel back stage a lasciare il suo segno, come se Jean Cocteau avesse accessoriato la collezione, come se Man Ray fosse stato convocato, per esempio, a stampare la foto di una sorridente Marylin Monroe sulla grande gonna da sera che ha chiuso la passerella. Ciò detto e riconosciuto, la sfilata di oggi, a Milano Moda Donna, resta in mente per altre cose: innanzitutto per il ritorno al realismo della tradizione Dolce & Gabbana, che ha sempre unito il sexy al divertimento, la femminilità all' innovazione, creando un mix che le donne hanno continuato a voler comprare.
Solo che, stagione dopo stagione, volendo e dovendo rinnovarsi continuamente, i due stilisti si sono trovati a percorrere strade anche un po' periferiche rispetto al loro 'nocciolo duro'. E oggi, nonostante l'esibizione di tanti dettagli da avanguardia artistica del '900, la collezione Dolce & Gabbana ha colpito di nuovo il centro del suo bersaglio tradizionale. E lo ha fatto comunque senza voltarsi indietro: la silhouette e' nuova, c'é una grande enfasi sulle spalle e viene perfino accentuato il lavoro della passata stagione (forme geometriche inusitate per giacche e gonne), ma con più furbizia.
Diciamocelo, stavolta le forme sono più donanti e in qualche modo più facili: è vero che le spalle 'a farfalla' sono rigonfie come piccole mongolfiere, ma non hanno rigidità di sorta e soprattutto diventano quasi solo degli accessori di abiti perfetti, sinuosi, seducenti nel modo più classico e godibile della maison. Stesso discorso per il 'divertissement' dei coprispalle in pelliccia, quasi delle protesi, perfino fucsia, da mettere come colpi di colore sul bianco e nero della collezione, e magari da togliere all'occorrenza.
Piccole ruches in pelle dorata percorrono le cuciture delle gonne e le pinces dei giacchini: sono un tocco stravagante ma neppure tanto osé e saranno un copiatissimo must del prossimo inverno, come le calze sensualmente rigate, dietro, da un minuscolo volant verticale. Tutto è molto ricco e ricercato, il tailleur si abbottona con grumi di corallo, il vestito si illumina di perle e turchesi. Ai piedi calzature 'monolite', alti plateau che fanno tutt'uno con la tomaia a decori dadaisti.
Ad applaudire la prima sfilata sexy-surrealista, un mazzetto di stratosferiche bellezze più o meno giovanissime: da Scarlett Johansson a Eva Herzigova, da Elsa Pataki a Nadja Auermann, da Eva Mendez a Claudia Schiffer, da Naomi Watts a Lauren Hutton, da Caterina Murino a Freida Pinto. E con questo, Domenico Dolce e Stefano Gabbana, che stasera inaugurano la mostra 'Extreme Beauty in Vogue' di cui sono sponsor, si aggiudicano anche il parterre più glamorous.
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