12 mag 2015
DMC con il carcere San Vittore per il 'knit cafè'
12 mag 2015
DMC Italia, azienda internazionale del settore dei filati per il ricamo, l’uncinetto e il tricot, incontra la realtà della casa circondariale di San Vittore grazie al progetto di un knit cafè per le detenute, nato da un’idea di Lorenza Branzi, docente NABA e fondatrice della rete di appassionati di maglia e uncinetto “Do-Knit” e Consuelo Redaelli, interior designer.

Il progetto è nato lo scorso febbraio grazie alla collaborazione tra Lorenza, Consuelo, la dott.ssa Francesca Masini, funzionario giuridico-pedagogico della sezione femminile della Casa Circondariale di San Vittore e DMC. La biblioteca, situata al primo piano del carcere, si è trasformata in un vero e proprio laboratorio per imparare a lavorare a maglia e uncinetto nello stile dei knit cafè, luoghi di ritrovo per gli appassionati di ferri e uncinetto dove condividere, tra un caffè e una chiacchierata, la passione di sferruzzare e creare lavori fatti a mano.
Lo scenario non è stato quello usuale, le partecipanti neppure, ma lo spirito con cui le 12 detenute hanno approcciato questa iniziativa è stato costruttivo. Diverse nazionalità, ognuna con la propria storia di vita e la propria pena da scontare, in comune la stessa “residenza”, la Casa Circondariale Femminile di San Vittore. Sono trascorsi mesi in cui ciascuna detenuta si è impegnata a realizzare oggetti e accessori di uso domestico, lavabili e resistenti, pensati per diventare elementi di arredo e personalizzazione delle celle. Non è un segreto, infatti, che gli spazi vitali nel carcere siano spesso molto limitati e anonimi, pochi metri quadri da condividere con perfetti estranei, contemporaneamente e per lungo tempo.

DMC ha accolto con disponibilità questa richiesta di aiuto “materiale”, fornendo al laboratorio tutti gli strumenti necessari per poter lavorare: ferri, uncinetti (di plastica e legno, perché non diventassero oggetti pericolosi) e filati in cotone e lana, utili alla produzione di accessori pensati per personalizzare le celle. E non solo: alcuni degli oggetti prodotti saranno battuti il prossimo 19 maggio durante l’asta benefica “L’arcobaleno incatenato”, condotta da Philippe Daverio coadiuvato da La Pina Dj presso la Galleria Antonia Jannone in Corso Garibaldi 125 a Milano (esposizione dalle ore 17, inizio asta ore 18). L’intero ricavato dell’asta sarà devoluto al giornale «Oltre gli Occhi», la pubblicazione periodica della sezione femminile del carcere.
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