Pubblicato il
14 dic 2011
14 dic 2011
Diesel: Bruno Collin termina la sua missione di direttore artistico
Pubblicato il
14 dic 2011
14 dic 2011
Giornalista per vari media professionali, poi cofondatore della rivista “WAD” insieme a Brice Compagnon, Bruno Collin aveva creato molta sorpresa nell'ambiente a gennaio 2010 con la sua nomina a direttore artistico della linea principale di Diesel. All'epoca, Renzo Rosso, fondatore del marchio italiano nato con il jeans, spiegava questo arrivo con la volontà di miscelare questi diversi talenti creativi.
Bruno Collin considera terminata la sua 'mission' per Diesel |
Di fatto, Bruno Collin definisce la sua funzione come quella di chi doveva ridare nuovo impulso al celebre marchio, attraverso una ridefinizione del suo territorio di diffusione e una maggiore aderenza al mercato femminile. Il suo know-how e la sua competenza si basavano su una profonda conoscenza, senza dubbio rara, del mondo della moda street, sulla quale si è posizionato sin dalla sua creazione nel 1999 il magazine “WAD”.” “Un mondo dell'urban peraltro in piena evoluzione”, sottolinea Bruno Collin.
Questi ha condotto Diesel a ritrovare il suo DNA di produttore di jeans di alta gamma, mentre il marchio sembrava spostarsi progressivamente verso un approccio più “creativo”. Con ciò si spiega senza dubbio l'orientamento delle campagne mediatiche “Be Stupid“, dove Diesel si posizionava come vera guida di una comunità. Bruno Collin ha anche creato dei team di lavoro con, per esempio, l'arrivo di Samantha Bartoletti alla direzione della comunicazione, lei che fu caporedattrice di “WAD” dal 2001 al 2010 e che in precedenza aveva lavorato per la rivista “Colors”, edita da Benetton.
L’obiettivo era anche di rafforzare il segmento donna nell'offerta di Diesel. “L’uomo pesava per il 70% sulle vendite di Diesel, mentre la donna vale il 70% di tutto il mercato dell'abbigliamento”, precisa Bruno Collin. Per questo, nel settembre 2010, è entrato in azienda Heiki Salonen, giovane stilista finlandese. Sempre in tema di donne, ecco il lancio del profumo “Loverdose” di Diesel, realizzato anche grazie alla testimonial Ashley Smith, “trovata" da Brice Compagnon. Durante tutto questo periodo, Diesel ha avuto una copertura mediatica permanente, e mondiale. Bruno Collin Dixit.
Collin ha comunque dichiarato che non intende rompere totalmente i ponti con Diesel. Il marchio veneto manterrebbe dunque una presenza anche nella “nuova vita” di Bruno Collin. A 48 anni, il fondatore di “WAD” vuole ritornare al suo ruolo di uomo di rete, di network, come dice lui. Ad immagine e somiglianza di quegli incontri di Ibiza dove, ogni estate, si ritrovano in modo informale designer e committenti di tutto il mondo. Collin si appresta, sempre con Brice Compagnon, a far evolvere “WAD” verso l'immagine della moda urban in un senso ancor più qualitativo, con una forte presenza dei marchi internazionali di riferimento, sviluppando la parte visiva nella rivista cartacea per dare maggiore spazio all'informazione sul sito internet. Bruno Collin sta valutando anche altri orizzonti di intervento, ma stavolta senza essere legato ad un solo brand, e, cosa ancora più importante, in collaborazione con Brice Compagnon. Annunci al riguardo sono previsti durante il prossimo Bread & Butter.
Jean-Paul Leroy e Anais Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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