22 feb 2013
Dido : nasce il nuovo brand di Brama
22 feb 2013
La Brama S.r.l., acronimo di Braglia Manifatture, nasce nel 1956 alle porte di Modena. Ubicata nel bel mezzo di un distretto industriale specializzato da decenni nella produzione di maglieria, sin dagli esordi Brama ha posizionato le sue proposte nell’alto di gamma. Oggi, l'azienda emiliana crea un nuovo marchio di proprietà utilizzando tutti gli strumenti produttivi in suo possesso, partendo dalla prototipia fino ad arrivare alla produzione finale.
“Un progetto ambizioso, in un periodo difficile come questo”, dice a FashionMag.com Anna Roncadi, la stilista del brand. “Abbiamo lavorato in interno compiendo una ricerca sui materiali e attualizzando la nostra tradizione aziendale, che risale fino agli anni '80, nell'universo delle felpe e della maglieria. Abbiamo mixato le tecniche del passato con quanto scoperto successivamente a livello tecnologico sui filati, con processi stilistico-produttivi più moderni, in particolare la tecnica dei laserati, che ci permette di realizzare tessuti in 3D”, prosegue la stilista.
Una collezione, quella di Dido, fatta di 70 capi Donna che si possono combinare, sovrapporre, abbinare e che si sviluppa su linee grafiche e texture allover combinate a volumi morbidi e semplici con molto jacquard. Una linea composta di felpe, T-shirt, accessori caldi, sciarpe e bonnet, rivolta a un target di donna ampio e attento al trend urban, che abbraccia le età femminili dai 20 ai 45 anni, “con prezzi competitivi”, assicura la Roncadi, la quale si è molto ispirata a un sapore “Africa-folk” nel realizzare questa collezione.
“Iniziamo con un approccio domestico, partendo cioè da una distribuzione tutta italiana con questa collezione che scatta con il Fall 2013, debuttando al prossimo salone Super, che rappresenta un contenitore adatto proprio per marchi di ricerca come il nostro. Secondo noi, una rassegna ideale (anche perché in fondo anch'essa all'esordio come Dido) per lanciare brand nuovi, innovativi o emergenti”, dice Anna Roncadi.
Una fiera, quella milanese del 23-25 febbraio prossimi, che vedrà sicuramente presenziare per tradizione buyer di negozi di ricerca. Dopotutto è la discendente diretta dei saloni di Pitti Immagine (Touch!, neoZone, cloudnine) precedentemente collocati in Via Tortona divisi fra loro. Proprio i professionisti che interessano all'azienda emiliana, “perché come cultura di prodotto non puntiamo su store di abbigliamento generici, ma siamo interessati a negozi di nicchia, dotati di proposte nette, ben definite, come lo stile di Dido”, puntualizza la stilista.
Fondata da Renzo Braglia (nipote del ginnasta Alberto Braglia, che vinse tre medaglie olimpiche nella ginnastica artistica fra i giochi di Londra del 1908 e quelli di Stoccolma del 1912), dal 1990 Brama cominciò ad affiancare all'attività meramente manifatturiera, svolta pressoché in via esclusiva conto terzi, anche quella distributiva.
Dalla sede centrale di Modena, che è stata rinnovata nel 2010, il gruppo Brama da più di dieci anni ha cominciato ad acquisire licenze di marchi di primo piano e ha ampliato la sua presenza in Europa e nel continente americano, creando anche la divisione Brama Sportswear e vedendo progressivamente entrare in azienda la seconda e terza e generazione della famiglia Braglia (il figlio Paolo, il nipote Renzo jr.).
Oggi il gruppo modenese ha un portafoglio di marchi in licenza che comprende J Brand, Enza Costa, Equipment, Joie, L’Agence, Free City, James Perse, Custo Barcelona e Italia Independent.
Il fatturato di Brama nel 2011 è stato di 28 milioni di euro (con una crescita del 25% sul 2010) e nel 2012 è arrivato a circa 31 milioni di euro (+11% circa).
Gianluca Bolelli
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