Denim Première Vision analizza le tendenze per l’autunno-inverno 2019/20
L’impressionante installazione accoglie i visitatori: come all’interno di una fabbrica, metri di tessuti blu sono srotolati da grandi altezze. Si tratta di tessuti d’eccezione, che fanno parte delle tendenze del denim per l’autunno-inverno 2019/20.

Nella bucolica cornice del Parc Floral, ad est di Parigi, i visitatori dell’edizione primaverile di Denim Première Vision, che si è conclusa il 24 maggio, hanno potuto scoprire uno spazio tendenze ancora più fashion che in passato. Quest’anno, i 5 temi scelti beneficiavano per la prima volta dell’interpretazione di un rinomato designer. Lutz Huelle ha immaginato per ogni tema una manciata di silhouette sfruttando le innovazioni e i prodotti offerti da tessitori, finitori e confezionisti provenienti dal mondo della tela blu.
La selezione della stagione ha portato delle belle scoperte. Nello sport, presentato come “Active Denim”, la tematica dell’elasticità e del confort rimane inevitabilmente pregnante. Per esempio, un lavoro sulla tela può dare un effetto morbido all’interno del prodotto. Ma si scopre anche che il settore esplora il suo potenziale per approfittare dell’onnipresente piumino. Così, delle trapuntature eleganti e intelligenti potrebbero consentire dei bei sviluppi.

Con “Extroverted Street”, il jeans s’impregna anche della tendenza street che attualmente sta influenzando tutti i piani della moda. Giochi di tinte, colori, irregolarità e grafiche sono inevitabilmente presenti nel programma, proprio come il lettering XXL.
Con le ultime tre tendenze, il denim si propone un po' di più come attore versatile della moda. Il tema “Impact Tailoring” svela dei tessuti, delle costruzioni e delle finiture che apportano una visione elegante e fluida del denim. Siamo a miglia di distanza dal 5 tasche da cowboy. Una tela con un gioco di origami, un tessuto selvedge, dei prodotti che combinano flessibilità e pesantezza, o calore e delicatezza, soprattutto grazie ad inserti di lana. Ecco un asse di sviluppo assolutamente da esplorare, con novità che apportano sobrietà e fluidità.

Il denim vuole anche essere invitato alle serate di gala. I capi proposti dagli espositori vi appongono elementi metallizzati, brillanti, dorati... Le tecniche utilizzate sono diverse, che si tratti di jacquard, della scelta di un ordito indaco e di una trama in poliestere lucido o dell'applicazione di pellicole.
Infine, l'aspetto più divertente è sicuramente quello proposto dal tema “Wild & Wooly Denim”. Volumi arruffati, effetti pelliccia o vellutati, il denim si offre altre possibilità. I tessuti deviati in maniera più o meno accentuata offrono finiture irregolari. In modo mirato, la tecnica porta anche un effetto leggermente destroy, creando dei disegni ben precisi, anche in questo caso in rilievo. Sviluppi che dovrebbero portare opportunità che vanno ben oltre il classico jeans a 5 tasche.

Ma in parallelo, il settore rimane fedele alle proprie radici. “In 10 anni, non ho mai visto così tanto blu”, sostiene Pascaline Wilhelm, direttore moda di Première Vision. “È una buona cosa. Gli attori accettano questa caratteristica”.
Con le interpretazioni precise ed eleganti di Lutz Huelle, Denim Première Vision ha chiaramente raggiunto uno scopo: dimostrare le opportunità di utilizzo fashion delle tele blu e il know-how esibito dai suoi espositori. Rimane da vedere se marchi e stilisti inseriranno queste innovazioni nelle loro collezioni per l’inverno 2020.
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