Pubblicato il
12 dic 2011
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Denim by Première Vision: 22% di visitatori in più
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12 dic 2011
12 dic 2011
Nella sua edizione del 30 novembre-1° dicembre, il salone del denim ha coinvolto 2.552 buyer. Questa nona edizione è dunque andata bene, al di là dei confronti con i 2.088 professionisti riuniti a dicembre 2010 o dei 2.353 contati nel maggio scorso. L’estero è stato una volta in più particolarmente rappresentato, con il 73% dei visitatori totali, contro il 70% dell'anno passato, e una progressione considerevole di certe zone.
![]() Denim by Première Vision - novembre-dicembre 2011 |
L’organizzatore nota così una presenza accresciuta dei Paesi del Nordeuropa, e in modo particolare della Germania (+24,5%), della Svezia (+24%), dei Paesi Bassi (+31%), e anche del Regno Unito (+15%). Benché la manifestazione resti principalmente europea, gli americani si sono anch'essi presentati in grande quantità (+41%). Quanto ai Paesi della top 10, l’Italia (+6,5%) conserva il suo secondo posto dietro alla Francia, mentre la Spagna compie la maggiore progressione (+43%). La Turchia, nazione presa sempre più in considerazione nelle odierne scelte produttive, cresce dal canto suo del 30%.
Sul versante delle 81 aziende espositrici (+15,7%), i professionisti non hanno nascosto la loro soddisfazione a fronte dell'abbondante attività registrata in questa edizione, con alcuni che hanno manifestato addirittura la richiesta di una mezza giornata supplementare. Per Etienne Monami, responsabile soprattutto del mercato francese per la spagnola Textil Santanderista, presente sin dal lancio del salone, "Denim by è diventato un salone vero, dove si lavora veramente e che attira i più grandi produttori del mercato. Anche il profilo degli espositori si è evoluto. In origine, eravamo qui solo noi specialisti del flat. Oggi, l'offerta si è sviluppata attorno al denim".
Tanto che dopo aver ampiamente proposto le loro offerte eco-friendly le aziende hanno dispiegato per la primavera-estate 2013 un ampio ventaglio di nuove tecnologie. Che si tratti di rafforzata solidità, di accresciuta elasticità, delle ultime tecniche al laser o dei recenti procedimenti di lavaggio che risparmiano le fibre, l’offerta globale si è rivelata particolarmente ricca.
"L'eco-responsabilità è diventata imprescindibile, tutti i protagonisti più credibili oggi l'hanno presa in considerazione”, spiega Pascaline Wilhelm, direttrice moda di Première Vision. “Per contro, vediamo dei professionisti proporre dei materiali dotati di proprietà cosmetiche. In termini fashion, la nitidezza e l'intensità hanno il sopravvento. Il periodo del cowboy trash che arriva dal deserto col suo jeans bucato è passato. Questo côté più pulito si accompagna di colori vivaci e di una ricerca di dolcezza, sia visiva che al tocco. Anche lo sviluppo della tecnologia laser offre delle belle prospettive di creatività".
E le aziende se ne sono accorte. Première Vision riferisce così la presenza degli attori-chiave dell'universo del denim (G-Star, Teddy Smith, 7 For All Mankind…), degli imprescindibili (Levi’s, Mustang …), dei protagonisti del settore del lusso (Marc by Marc Jacobs, Valentino, Vuitton, Lagerfeld, Burberry …), di vari brand di fast fashion (H&M, Celio, Mango, Quiksilver, Abercrombie & Fitch …) e delle insegne della grande distribuzione (La Redoute, Marks & Spencer, C&A, El Corte Ingles …).
L'appuntamento ha anche costituito l'occasione per Première Vision di annunciare la nascita di Denim by Première Vision Asia. Come vi avevamo anticipato, la sua prima edizione si svolgerà a Shanghai la terza settimana di ottobre 2012, a margine di Première Vision Cina. Nel frattempo, il prossimo Denim by PV parigino avrà luogo il 23 e 24 maggio del 2012.
Matthieu Guinebault e Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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