26 giu 2013
Delphine Arnault lascia Christian Dior per Louis Vuitton
26 giu 2013
Delphine Arnault lascia la maison Christian Dior Couture di cui era vicedirettore generale dal 2008. Michael Burke, CEO di Louis Vuitton, ha annunciato la nomina di Delphine Arnault nell'incarico di vicedirettore generale di Louis Vuitton. Sarà responsabile di supervisionare l’insieme delle attività prodotto di Louis Vuitton, e acquisirà le sue nuove funzioni dall'inizio di settembre.
"Non vedo l'ora di lavorare di nuovo con Delphine Arnault, di cui ho potuto apprezzare in numerose occasioni le grandi qualità professionali e umane", ha dichiarato Michael Burke, diventato improvvisamente CEO di Louis Vuitton nel dicembre 2012 dopo l'addio a sorpresa dello spagnolo Jordi Constans. L'americano ha diretto per un certo periodo Christian Dior Couture nel momento in cui vi lavorava Delphine Arnault.
L'arrivo di Delphine Arnault sotto Michael Burke da Louis Vuitton si verifica nel bel mezzo di un periodo di discussioni riguardanti il rinnovo del mandato di Marc Jacobs nel ruolo di direttore creativo della maison principale del numero uno mondiale del lusso. L'attuale contratto del designer americano volgerebbe al termine nei prossimi mesi. Il che ha alimentato alcune speculazioni, che sono arrivate fino ai dipendenti interni della società Louis Vuitton, che suggeriscono la possibilità di un cambio di direzione artistica. "E' lei che ha suggerito Raf (Simons, ndr.) a Dior, mentre si presentavano numerose altre opzioni", ha testimoniato suo fratello Antoine Arnault, lui stesso a capo di Berluti, in un ritratto sul “Wall Street Journal” qualche mese fa, dipingendola come una dirigente appassionata, discreta e umile.
"Partecipo alla produzione sin dai primi schizzi fino al momento in cui il prodotto arriva nei negozi", confidava l'interessata, di solito poco incline a rilasciare interviste, nello stesso articolo. Tutto sembra indicare che il futuro di Louis Vuitton riservi alcuni cambiamenti importanti, in un momento in cui il ritmo di aperture di negozi è destinato a rallentare allo scopo di rarefare l'accessibilità al brand, e in cui il classico monogramma tende a scomparire dietro prodotti più giovani, come ha attestato la capsule di piccola pelletteria "Small is Beautiful" lanciata nello scorso mese di gennaio.
Florent Gilles (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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