31 mar 2014
Cotton USA ha riunito i manager internazionali del tessile per il 'Brand & Retailer Summit'
31 mar 2014
Cambiamenti in atto e scenari futuri, i cambiamenti del consumatore globale, come evolve il sourcing mondiale, il ruolo della produzione responsabile: questi i grandi temi trattati da un panel di esperti da tutto il mondo durante il Cotton USA 'Brand & Retailer Leadership Summit', che si è svolto a Berlino lo scorso 11 marzo.
Manager in rappresentanza di aziende internazionali di tutta la filiera si sono incontrati a Berlino per discutere dei temi più attuali dell’industria, scambiarsi idee e individuare le linee guida sui futuri scenari e sviluppi possibili. Durante la conferenza, tra i tanti contributi, anche un “tuffo” nella vita quotidiana di un coltivatore di cotone texano che ha offerto la sua testimonianza.
Rappresentanti di brand e retailer internazionali come Marks & Spencer, Tesco, Esquel, VF International e Holy Fashion Group erano presenti all’evento. Dall’Italia hanno partecipato rappresentanti di aziende come Benetton, Original Marines, Rifle, NK-Home, Zucchi-Bassetti.
L’attenzione è focalizzata sugli scenari per il futuro, come sottolineato dal keynote speaker del convegno: Patrick Dixon, noto in Europa come esperto futurologo nonché Fondatore e Presidente di Global Change LTD e coautore di SustainAgility, che ha aperto i lavori a Berlino identificando alcune macro tendenze che avranno influenza sulla filiera del cotone e che occorre aver ben presente. “Il mondo e i consumatori diventano sempre più veloci e mobile, due mega trend che sono già molto evidenti e prenderanno sempre più piede, con tutto quello che ne consegue sul piano dell’offerta, dall’e-commerce, al location marketing e alla progressiva fusione di online e offline” ha sottolineato Dixon.
“Altri aspetti a cui prestare grande attenzione sono i sempre più veloci processi di innovazione e la dimensione, con crescenti processi di consolidamento soprattutto nel retail”, prosegue. “Aspetti fondamentali nel futuro del cotone sono la composizione della popolazione e soprattutto l’emozione. E’ indispensabile ricordare che il cotone è emozione, esprime un mondo di valori e di sensazioni ed è questa l’anima più vera su cui puntare”.
Il dibattito è stato animato dagli interventi sui brand globali e retailer e sulla produzione e sourcing responsabile, temi spesso emersi nel corso della conferenza. Una tavola rotonda sul futuro della produzione, sul sourcing e marketing nel tessile casa e abbigliamento ha aperto la strada ad una vivace sessione di domande da parte dell’audience. La tavola rotonda ha visto coinvolti rappresentanti di Esquel Group, Gildan e the National Cotton Council of America.
“Il Summit ha offerto spunti e approfondimenti di grande attualità e interesse sul mondo delle fibre e i mercati del tessile casa sia da un punto di vista economico e di business sia sul fronte del consumatore”, ha detto Stephanie Thiers-Ratcliffe, International Marketing Manager di Cotton USA.
In chiusura del convegno Kevin Latner, Executive Director di CCI, ha ricordato la grande rilevanza di una filiera responsabile del cotone e sottolineando il ruolo di primo piano che, a pochi mesi dal lancio, ha già assunto "Cotton LEADS™", il programma congiunto delle industrie del cotone americano e australiano per la promozione delle pratiche di produzione responsabile adottate nei due Paesi e al quale hanno già aderito 110 partner in diversi mercati.
Il marchio registrato Cotton USA è stato lanciato da CCI nel 1989 e contraddistingue prodotti di elevata qualità realizzati con almeno il 95% di cotone, e per lo meno il 50% di cotone americano. Numerose aziende tessili già utilizzano il marchio e abbracciano, traendone ottimi risultati, le attività Cotton USA e le iniziative di global sourcing a supporto del business. Cotton Council International (CCI) è stata invece fondata nel 1956 come estensione internazionale del National Council of America (NCCA), per diffondere su vasta scala i prodotti realizzati con cotone americano nei mercati d’oltreoceano. Gli uffici centrali di CCI sono a Washington, le sedi oltreoceano hanno base a Londra, Hong Kong, Seoul e Shanghai.
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