10 dic 2013
Condé Nast vuole fare le cose in grande nell'e-commerce
10 dic 2013
Condé Nast concretizza le sue ambizioni nell'e-commerce creando una nuova struttura interna dedicata proprio al commercio elettronico. Il gruppo mondiale dell'editoria, che pubblica 128 testate, fra le quali “Vogue”, “Vanity Fair”, “Glamour”, “GQ” o “AD” in 27 Paesi, ha annunciato la creazione di una divisione e-commerce.
La sua presidenza sarà assicurata, a partire dal 6 gennaio prossimo, da Frank Zayan, che dal 2011 era il direttore dell'e-commerce delle Galeries Lafayette.
Questo ex cofondatore di Sarenza sarà basato a Londra e dovrà riferire a un comitato esecutivo di dirigenti editoriali suddivisi fra le sedi americana e britannica, vale a dire gli amministratori delegati e i presidenti di Condé Nast e Condé Nast International.
Franck Zayan, come esperto del settore, dovrà esplorare e individuare possibili opportunità del gruppo editoriale in materia di e-commerce, sia che sorgano dal suo ambito attuale sia che portino a ingrandirlo, il tutto nell'interesse comune, secondo il gruppo, “di lettori, utenti, inserzionisti e partner”.
Già da qualche mese a questa parte, Condé Nast aveva colto diverse opportunità al riguardo, acquisendo numerose partecipazioni di minoranza, coerenti con la strategia in questo settore, in siti di e-commerce come il britannico Farfetch, il francese Vestiaire Collective, ma anche i tedeschi RenéSim (gioielliere on-line) e Monoqi (specialista del design).
Sono state anche condotte altre esperienze di e-commerce “interno”, con creazioni di e-shop personalizzati per alcune delle sue testate, come il “Glamour” francese, che ha lanciato il suo Glamstore l'estate scorsa.
Anaïs Lerévérend (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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