31 ott 2017
Columbia Sportswear: l’Europa mitiga la contrazione dell’America
31 ott 2017
Il gruppo statunitense di marchi sportivi Columbia Sportswear continua a raccogliere i frutti delle sue buone vendite in Europa nel corso del terzo trimestre d’esercizio. Buoni risultati che sono stati però un po’ smorzati da un calo delle vendite all'ingrosso negli USA, primo mercato della società.
Il produttore di articoli sportivi ha annunciato che le sue vendite sono arrivate a 747,4 milioni di dollari (642,1 milioni di euro) nel 3° trimestre dell’esercizio che si è concluso il 30 settembre, pari a un leggero aumento rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, durante il quale le vendite nette erano arrivate a 745,7 milioni di dollari (640,7 milioni di euro). L’utile netto è aumentato del 5%, per raggiungere gli 87,7 milioni di dollari (75,3 milioni di euro).
Il gruppo, che possiede i marchi Columbia, Sorel, prAna e Mountain Hardwear, ha precisato che il fatturato in Europa è aumentato di oltre il 20% (87,5 milioni di dollari per la zona EMEA), sia nella distribuzione all’ingrosso che nella rete retail. Invece, le vendite nette sono aumentate dell’8% in Canada, e del 9% in America Latina, in Asia e in Australia. Ma questi buoni risultati sono stati oscurati dal calo del 6% registrato negli Stati Uniti, dove le vendite hanno raggiunto i 456 milioni di dollari (391,8 milioni di euro) in ragione della diminuzione delle vendite all’ingrosso.
“Se il nostro sistema commerciale sta ancora adattandosi ai profondi cambiamenti strutturali messi in opera negli Stati Uniti, il miglioramento della nostra redditività al di fuori del Paese prova la solidità della nostra strategia globale”, ha precisato in un comunicato il CEO di Columbia, Tim Boyle.
Guardando con più precisione ai marchi del gruppo, Columbia è il solo ad annunciare vendite con il segno ‘+’: la sua crescita è stata del 2%, per raggiungere i 598,3 milioni di dollari (514 milioni di euro), mentre le vendite di Sorel sono diminuite del 7%, a 81,7 milioni di dollari (70,2 milioni di euro), e quelle di prAna sono calate del 3%, a 36,8 milioni di dollari (31,6 milioni di euro). Mountain Hardwear ha registrato un calo del 4%, a 29,4 milioni di dollari (25,3 milioni di euro).
All'inizio dell'anno, Columbia ha revisionato la sua struttura di gestione, aggiungendo le funzioni di Presidente a quelle di Direttore Generale assicurate da Tim Boyle. Tom Cusick è invece stato nominato Vice Presidente Esecutivo e Chief Operating Officer, e ci sono state altre nomine e promozioni. Questa riorganizzazione fa parte di un'evoluzione organizzativa lanciata nel primo trimestre del 2017.
La strategia, chiamata “Project Connect”, ha lo scopo di stimolare la crescita delle vendite all’ingrosso e al dettaglio dei marchi del gruppo, in particolare migliorando le loro performance digitali e i loro canali di vendita diretta.
Riguardo ai primi 9 mesi d’attività, ora il gruppo statunitense si aspetta per la totalità dell’esercizio 2017 un risultato operativo compreso tra i 243 e i 252 milioni di dollari (tra i 209 e i 216 milioni di euro), contro previsioni iniziali comprese fra 193 e 200 milioni di dollari (fra 166 e 172 milioni di euro). Le vendite annue dovrebbero invece registrare una crescita di circa il 3% rispetto al 2016 e arrivare a 2,38 miliardi di dollari (2,04 miliardi di euro).
“Siamo molto lieti di rinnovare le nostre prospettive finanziarie per l’intero anno, che ora comprendono i costi previsti per “Project Connect”. D’altra parte, visti i pre-ordini per la primavera del 2018, siamo ottimisti a proposito della nostra crescita all’estero e speriamo che il nostro commercio all’ingrosso torni a crescere negli Stati Uniti dalla prima metà del 2018”.
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