26 apr 2013
Coach ora gioca da solo in Europa
26 apr 2013
Coach riprende in mano l'Europa. Nel 2010, il gruppo americano creava insieme al marchio maschile britannico Hackett, controllato da Pepe Jeans, una joint-venture per distribuire il brand Coach nel Regno Unito, in Irlanda, in Spagna e in Portogallo. Successivamente poi, la struttura ha rilevato in Francia il Printemps, che sviluppava il marchio attraverso la sua rete, subentrandogli. Tramite la joint-venture, Coach ha anche aperto una prima entità in Germania.
Oggi, per quanto riguarda la joint-venture, che gestisce 18 punti vendita in Europa e Gran Bretagna, gli americani annunciano l'acquisto del 50% appartenente a Pepe Jeans. “Siamo felici di annunciare che abbiamo trovato un accordo per acquistare il 50% del nostro partner nelle nostre attività nel Regno Unito e in Europa”, spiega Victor Luis, presidente e direttore commerciale di Coach. La transazione dovrebbe essere finalizzata a luglio. “Stimiamo che questa regione possieda un forte potenziale a lungo termine. Essa attira sia i consumatori locali che i turisti internazionali”.
E sono soprattutto questi ultimi che interessano particolarmente al brand, soprattutto i flussi provenienti dall'Asia. Nel terzo trimestre del suo esercizio 2012/2013, chiuso a fine marzo, Coach ha ottenuto una crescita del giro d'affari del 7%, a 916 milioni di euro (1,19 miliardi di dollari USA). Il suo utile operativo è invece cresciuto del 3%, per raggiungere i 268 milioni di euro. Ma se la sua attività cresce del 7% in Nordamerica, per giungere a 610 milioni di euro, le crescite più impressionanti sono avvenute in Asia.
In Cina, Coach ha superato la cifra tonda di 100 punti vendita e le sue vendite sono cresciute del 40% su questo mercato, mentre le vendite in comparabile hanno ottenuto una crescita a due cifre. In Asia, Coach conta anche 191 punti vendita in Giappone, 7 a Singapore, 27 a Taiwan, 10 in Malesia e 49 in Corea del Sud. L’insieme delle sue vendite al di fuori del Nordamerica è cresciuto del 6%, a 294 milioni di euro.
Ma il gruppo non si accontenta di sedurre questi clienti asiatici. Nel 2013, intende svilupparsi con delle partnership anche e soprattutto in America Latina, in Asia-Pacifico (Australia, Indonesia e Thailandia) e nel Medio Oriente.
Olivier Guyot (Versione italiana di Gianluca Bolelli)
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